Tesina: Scientifica[br] Di: Matteo L. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]âE’ una tragica ironia del destino che un uomo che ha vissuto venticinque anni da squilibrato, soffrendo di schizofrenia paranoide e credendosi l’Imperatore dell’Antartide e il Messia, sia passato alla storia per aver introdotto la nozione di equilibrio oggi universalmente usata nella âTeoria dei giochiâ: di un comportamento, cioè, che non può essere migliorato con azioni unilaterali, nel senso che lo si sarebbe tenuto anche avendo saputo in anticipo il comportamento dell’avversario.â LA PURA GENIALITAâ John Nash si definisce uno studioso di logica più che di matematica ma non è questo che lâha reso eccezionale e anche famoso, ne tanto meno il film âA Beautiful Mindâ, ma il fatto che è riuscito, non solo a sopravvivere, ma a vivere una vita quasi normale negli affetti pur soffrendo di forti stati di allucinazione e paranoia. La nozione di equilibrio che porta al nome di John Nash, sembra derivare più da unâanalisi filosofica che da una problematica matematica. Infatti John Nash la applicò, oltre che alla teoria dei giochi, a questioni riguardanti lâeconomia e in particolare nella teoria âDegli equilibri dei mercatiâ (di Arrow e Debrew) ed infine, agli spostamenti spettrali delle galassie lontane. Nash ebbe modo addirittura di parlare con Albert Einstein quandâera professore a Princeton (cattedra che fu di Newton) per esporgli una sua interpretazione sulla perdita di energia gravitazionale della luce e associandola ad una barca che si muove nellâacqua che perdendo energia produce onde. Questa teoria non ebbe seguito perché Einstein gli disse: âGiovanottoâ¦credo che dovrebbe studiare un poâ di più!!!â. Attualmente questa ipotesi è in fase di sviluppo presso diverse università . Inoltre vennero applicarti i metodi di Nash anche per studiare la stabilità del sistema solare. John Nash in una sua intervista ha detto che guarire dalla malattia mentale non da la stessa gioia che guarire dalla malattia fisica, perché la razionalità del pensiero impone un limite al concetto che una persona può avere della sua relazione con il cosmo. Egli si vede come un grande profeta, o un messia e nel 1994 disse addirittura di sentirsi come Zarathustra.
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