Tesina: Umanistica[br] Di: Valentina L. [br] Tipo Scuola: Liceo Classico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Apro il dizionario Zingarelli e cerco il vocabolo âdiscriminazioneâ. Leggo: Il discriminare, il fare differenza. Disparità di trattamento. Discriminazione razziale, quella condotta nei confronti dei popoli di colore. Rifletto: innanzitutto perché il discriminare? Per unâappartenenza o per una condizione. E poi, è in ogni caso un termine di significato dispregiativo? Esiste la cosiddetta discriminazione positiva, volta a tutelare quelle categorie che sono state o si ritengono discriminate. Un esempio di questo tipo di "discriminazione" è l’introduzione delle "quote rosa", proposta all’interno di alcuni partiti politici. Attualmente, infatti, nel Parlamento italiano c’è un forte squilibrio tra i due sessi: ⢠Al Senato su 333 senatori 45 sono donne (13.51%);[2] ⢠Alla Camera su 630 deputati ci sono 108 donne (17.14%). [3] A tale scopo in Italia esiste il "Dipartimento per le pari opportunità â, il cui obiettivo è rendere tutti i cittadini più consapevoli del proprio diritto di godere di uguali trattamenti e vivere una vita libera da qualsiasi discriminazione, tanto che il 2007 è stato definito l’ "anno europeo delle pari opportunità per tutti", un’iniziativa promossa dal consiglio e dal parlamento europeo. Ancora, un altro esempio di discriminazione positiva può essere lâarticolo 37 della nostra Costituzione nel quale si fa riferimento ad una speciale adeguata protezione a tutela della madre lavoratrice, notiamo come la discriminazione non abbia un valore negativo ma venga giustificata dalla particolare situazione. Lâaltra accezione del termine âdiscriminazioneâ è quella dispregiativa, che si manifesta ogniqualvolta si parli ad esempio di razzismo, sessismo, omofobia, handifobia, discriminazione generazionale, religiosa, politica etc⦠Ritornando alla situazione delle donne e al trattamento per loro previsto dalle leggi italiane, facciamo riferimento anche allâarticolo 31 che nel secondo comma recita: âLa Repubblica protegge la maternità , lâinfanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopoâ Quindi la legge predispone una tutela della madre lavoratrice che si sviluppa in tre direzioni: ⢠La tutela dellâoccupazione, per cui è inefficace il licenziamento della lavoratrice dallâinizio della gestazione fino al compimento di un anno del bambino;
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