Tesina: Umanistica[br] Di: Tanja D. [br] Tipo Scuola: Altri [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]I ruoli sessuali non sono determinati biologicamente, ma sono costruzioni sociali e culturali. Forti condizionamenti sul carattere di maschi e femmine sono esercitati, sin dai primi anni di vita, dallâeducazione. Nel brano âla costruzione sociale del séâ, tratto dal saggio âdalla parte delle bambineâ di Elena Gianini Belotti, lâautrice mostra i processi attraverso i quali, sin dai primi anni di vita,viene costruita socialmente lâappartenenza al genere. Questo processo è evidente se si prende in esame lâesistenza di giochi âgiustiâ e âsbagliatiâ, âper maschiâ e âper femmineâ. Su questo fatto gli adulti non riflettono che per manifestare preferenze per un gioco o per un altro, il bambino deve pur averli appresi da qualcuno. Stessa situazione per il modo di giocarci; ad esempio qualche volta si danno bambolotti anche ai maschi, purché siano senza equivoci identificabili come appartenenti al sesso maschile, ma, nei casi delle bambine, non ci si accontenta di offrirglielo semplicemente, ma le si mostra come tenerla in baraccio e come si culla. Di conseguenza si vedono bambine di appena 10-11 mesi che hanno già acquisito il riflesso condizionato bambola-cullamento. Gli adulti, dimenticando che questo è solo il risultato delle loro istruzioni, gridano al âmiracolo biologicoâ, e la cosa riempie di gioia, perché viene percepito come sintomo di normalità . Lâoperazione da svolgere, secondo lâautrice, ânon è quella di tentare di formare le bambine ad immagine e somiglianza dai maschi, ma di restituire a ogni individuo che nasce la possibilità di svilupparsi nel modo che gli è più congeniale, indipendentemente dal sesso a cui appartieneâ . Questi meccanismi contribuiscono a perpetuare una condizione femminile di inferiorità e subordinazione, situazione alla quale hanno cercato di âporre rimedioâ i movimenti femministi nati nel 1700. Il movimento per il suffragio femminile ebbe origine negli Stati Uniti dove, anche prima della Guerra dâindipendenza, le donne avevano preso parte alla vita politica più attivamente che in Europa. Già il Congresso continentale discusse ampiamente la questione del voto alle donne, rinviando però la decisione ai singoli stati, in sede di formulazione delle rispettive leggi elettorali. Durante la prima metà del XIX secolo, il movimento si sviluppò, nonostante incomprensioni e pregiudizi antifemministi, allâinterno di quello abolizionista; vi furono sostenitori maschili di tali iniziative, ma fu Elizabeth Stanton la prima a rivendicare il suffragio universale esteso alle donne nella Convenzione di Seneca Falls nel 1848.
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