Tesina: Umanistica[br] Di: Andrea M. [br] Tipo Scuola: Liceo Classico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Il primo dopoguerra può agevolmente esser definito come un periodo di vera e propria crisi delle certezze, dal momento che, come illustreremo in seguito, in questo periodo si ebbe la completa e definitiva dissoluzione di teorie che in vari campi avevano occupato pienamente la scena solo fino a pochi anni prima. Ma, più in generale, oltre che la caduta di singoli schemi che tradizionalmente erano stati legati alle varie branche di arte e scienza, si ebbe per la prima volta il crollo della fiducia verso la possibilità di riuscire ad attingere alla verità assoluta, e spesso persino il crollo della fiducia nellâesistenza stessa di una verità assoluta. Esamineremo ora caso per caso, in vari campi del sapere e nei lavori di vari artisti o scienziati, come questo processo si sia svolto, ed in che modo esso abbia influenzato la percezione che lâuomo moderno, indiscutibilmente figlio di questa epoca, ha del mondo. Senzâaltro il processo in analisi fu, se non del tutto causato, quantomeno agevolato ed accelerato dal contesto storico, che aveva appena visto concludersi una tragedia quale la Grande Guerra; lâorrore per questo avvenimento, ovviamente, colpì profondamente le menti e gli animi degli europei dellâepoca, per quanto, col senno di poi, possiamo notare come questo impatto non sia stato comunque sufficiente a stroncare sul nascere lâetà dei totalitarismi ed il secondo conflitto mondiale. La fiducia nel progresso, che secondo i principi enunciati già nel XIX secolo dal Positivismo avrebbe dovuto condurre tutta lâumanità ad una condizione di felicità e benessere, incominciò a vacillare pesantemente. Del resto, come si sarebbe potuto credere che fosse valido un intero sistema di valori, tra i quali prevalente era un ottimismo che faceva intravedere un mondo nuovo e migliore, quando proprio quel sistema di valori aveva condotto ad un tremendo massacro su scala mondiale? Inoltre, non era stato il solo aspetto storico ad esercitare un ruolo consistente, ma anche quello economico, dal momento che la crisi apparve subito evidente e si manifestò soprattutto sotto forma di unâinflazione galoppante che riduceva considerevolmente il potere dâacquisto delle masse. In sostanza, lo stato liberale si trovava a vivere la crisi più profonda dalla propria nascita, una crisi che avrebbe condotto allâepoca dei totalitarismi;
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