Tesina: Umanistica[br] Di: Silvia B. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]La malattia mentale ha sempre affascinato pensatori illustri, scrittori e artisti. La cultura del 1800 aveva indicato la malattia mentale in generale come una malattia i cui disturbi potevano collegarsi a lesioni organiche; ma solo con la scoperta dellâinconscio si è potuto dare una connotazione non più organica di queste malattie. Lâinconscio fu scoperto grazie agli studi fatti da medici di estrema importanza verso una malattia mentale indubbiamente affascinante: lâisteria. Lâisteria fu studiata ancor prima di Freud e Breuer; fu infatti non solo citata nel Timeo di Platone, in cui si riconobbero dei rapporti della malattia con i disturbi di carattere sessuale, ma dallo stesso Ippocrate, definendo le sacerdotesse che proferivano i loro oracoli come affette da isteria. Tutto ciò fu abbandonato nel Medio Evo, in cui vari soggetti affetti da questa malattia furono processati per stregoneria, considerando lâisteria come la prova di una âpossessione demoniacaâ. Questa convinzione, alimentata dalla Chiesa, portò a una vera persecuzione. Solo quando si attuarono veri studi sullâanatomia (XVIII â IXX sec.) si incominciò a pensare allâisteria come una malattia, anche se inizialmente fu classificata come una malattia del cervello e non della personalità come poi spiegheranno Breuer e Freud con lo studio di Anna O. e di Emmy von O. Prima ancora però alla concezione âsomaticaâ dellâisteria si opposero Charcot e il suo allievo Pierre Janet, concludendo che lâisteria era una malattia della sintesi personale, considerandola una malattia âdella coscienzaâ se pure ritenendola erroneamente ereditaria.
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