Tesina: Tecnica[br] Di: Davide T. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Qualche mese fa lessi un articolo sul giornale LâEspresso che spiegava i notevoli progressi fatti in questi ultimi anni per riprodurre, in sistemi artificiali, il caratteristico adattamento ambientale e apprendimento empirico dellâintelligenza umana. Il punto che mi interessa maggiormente è però la scoperta del ruolo fondamentale degli effetti quantistici nel rendere possibile il calcolo (sia numerico che logico) su scala nanoscopica. Infatti, come spiegherò nella seconda sezione di questo lavoro, gli effetti quantistici sembrano essere lâunica salvezza di un sistema avente velleità di calcolo a temperatura ambiente (come il nostro cervello del resto). Lâutilità derivante dallo sviluppo di queste conoscenze spazia dalla tecnologia, la costruzione di computer di nuova concezione adatti a nuovi scopi, alla biologia, addentrandosi nella struttura fisiologica dei neuroni e sulla tipologia delle loro connessioni. Questo è un argomento molto complicato che non sono in grado di trattare, invade però un campo vasto e in ascesa della scienza contemporanea, che mi affascina molto e di cui invece vorrei trattare. La fondamentale importanza dellâordine di grandezza, in questo problema in particolare, mi fece ricordare unâesperienza di stage presso lâUniversità Statale di Milano sulle nanotecnologie nellâambito del programma Nanotech Summer Week â07 della Regione Lombardia. Questo lavoro è essenzialmente una rielaborazione degli appunti presi in quei giorni. Anche il fronte dei materiali nanostrutturati è stato aperto di recente (quasi mezzo secolo) e è in rapido sviluppo grazie anche ai nuovi microscopi ( o forse dovremmo chiamarli nanoscopi) che ci permettono di vedere gli atomi e che sono un vero fiore allâocchiello della scienza, per come usano teorie apparentemente astratte formulate nel corso del novecento per fornire immagini formidabili. Nella bellissima ma poco conosciuta raccolta di novelle Storie Naturali Primo Levi narra di una della tante meraviglie tecnologiche immesse sul mercato da una fantomatica azienda americana. Il Mimete, questo il nome della macchina, duplica documenti, ma non come una comune fotocopiatrice. Il Mimete ricrea in tutto e per tutto il documento, le fibre e le imperfezioni della carta, le lacerazioni, le macchie âin un processo di duplicazione in cui nella esatta posizione di ogni singolo atomo del modello viene fissato un atomo estratto dalla miscela di alimentazione: carbonio dove era carbonio, azoto dove era azoto, e così via (…). Si trattava veramente di una tecnica rivoluzionaria: la sintesi organica a bassa temperatura, lâordine dal disordine in silenzio, rapidamente e a buon mercato: il sogno di quattro generazioni di chimici.â âOrdine a buon mercatoâ in Storie Naturali, Einaudi, 1966 Per ora câè, di certo, che anche sullâonda di un gigantesco programma di ricerca lanciato negli USA dallâAmministrazione Clinton allâinizio del 2000 tutti i paesi industrializzati, incluso il nostro, si stanno attrezzando per affrontare la sfida nanotecnologica. In tempi relativamente brevi e in alcuni settori specifici lâavvento delle nanotecnologie porterà a risultati tangibili ed economicamente vantaggiosi. Comunque per avere vere e proprie macchine molecolari o nanorobot dovremmo aspettare ancora un decennio.
- Tesine