Tesina: Umanistica[br] Di: Claudia D. [br] Tipo Scuola: Liceo Scientifico [br][br] [b]Abstract:[/b] [br]Eccomi alla fine di un percorso lungo 5 anni. Un percorso lungo, con molti ostacoli, qualche delusione e alcune soddisfazioni. Un periodo, quello da liceale, che mi ha fatto crescere, maturare e cambiare, che mi ha portato a essere quella che sono oggi, una ragazza cosciente dei suoi limiti, ma anche delle sue capacità . che sa ciò che vuole e cerca di ottenerlo. Sono dunque giunta allâultimo ostacolo: lâesame orale che coronerà il mio cammino di maturità . Una maturità che vorrei andasse oltre al carattere culturale, intellettuale e scolastico di mero diploma di licenza superiore. Vorrei dimostrare di aver acquisito altro nel primo ventennio della mia esistenza: una saggezza, un equilibrio e una consapevolezza che solo alcune esperienze ti possono dare, solo un modo serio e accorto di affrontare taluni impedimenti e complicazioni. Vorrei chiarire di non ritenermi un ingenua sognatrice o una superba vanitosa a cercare tale maturazione, giacché io non asserisco di ambire alla perfetta e piena saggezza e ponderatezza. Mi rendo conto che il cammino da fare è ancora lungo, che sono allâinizio e che devo ulteriormente migliorare, dal momento che non si finisce mai di arricchirsi e ottimizzarsi. Lâunica mia certezza è di non essere rimasta indietro o di aver perso per strada quei valori e quelle qualità senza le quali il mio percorso non potrebbe progredire, rimanendo in un punto di stallo. Come fare a dimostrare questa maturità effettiva e concreta a voi che vaglierete il mio lavoro, ma anche a me stessa, da sempre giudice severo della mia persona?? Ebbene è stato difficile trovare la risposta a questo mio interrogativo. Interrogandomi sulla tematica della mia fantomatica tesina, dapprima volsi lo sguardo alle mie spalle, cercando un episodio, unâavventura, una passione che valesse la pena raccontare, da esporre esprimendo e cercando nella mia consapevolezza tale maturità che bramo rivelare. Tante idee mi venivano in testa ma nessuna che mi convincesse abbastanza. In realtà la mia risposta io la possedevo già nella mia coscienza ma avevo paura di tirarla fuori, di rivelarla dapprima a me medesima. Una serie di elementi (situazioni, individui, âricordiâ??) mi ha portato qualche anno fa ad ammalarmi di quella malattia che si caratterizza per essere emblematica della società moderna: lâAnoressia. Allâinizio era difficile ammetterlo, riconoscere di essere malata, di avere un problema che andava oltre ad atteggiamenti ritenuti inopportuni, bizzarri, irragionevoli dalle persone che mi circondavano.
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