Se accendiamo la televisione in qualsiasi ora del giorno, almeno un programma dedica una sua parte alla discussione riguardo un assassinio avvenuto di recente. Questi fatti non sono solamente oggetto dei telegiornali, ma anche programmi di intrattenimento propongono una sezione molto consistente a riguardo.
Non ci si limita a riportare il fatto, le ipotesi sui colpevoli, ma spesso gli accusati vengono invitati e interrogati direttamente dal conduttore e dagli ospiti presenti, diventando personaggi popolari a tutti gli effetti. Prendiamo ad esempio il caso dell’omicidio di Sarah Scazzi: questo è stato uno degli argomenti più trattati dalla televisione nel nostro Paese, a partire dai talk show pomeridiani a quelli serali e persino la domenica pomeriggio. Insomma, è divenuto un vero e proprio evento mediatico, e addirittura a Porta a Porta è stato presentato un plastico della casa Misseri. Il caso è stato seguito nei minimi particolari, dalle prime accuse a Misseri, alla sua ritrattazione, all’accusa alla figlia Sabrina, di nuovo all’autoaccusa di sé stesso. Sono state mandate in onda e commentate le telefonate delle persone coinvolte, interrogati vicini e amici. Le famiglie sono costantemente seguite dai giornalisti, e ci sono aggiornamenti persino riguardo azioni quotidiane che ognuno di noi compie abitualmente. Gli accusati sono ospiti delle trasmissioni televisive, hanno la possibilità di difendersi ottenendo addirittura il favore di parte del pubblico. Colui che è divenuto una presenza costante dei talk show è lo zio della ragazza uccisa. Lo vediamo all’inizio piangere la scomparsa della nipote, poi autoaccusarsi del delitto, divenendo agli occhi di tutti un mostro. Poi accusa la figlia, e l’attenzione si sposta e si concentra sulla gelosia di Sabrina verso la cugina. In seguito lo zio ritratta dicendo che la figlia non c’entra niente, dicendo in tutte le trasmissioni televisive che il colpevole è solamente lui, dando motivazioni sempre diverse. Il problema è che si è perso completamente il punto di vista della situazione: una ragazzina è stata uccisa, questo fatto viene messo in secondo piano e non c’è il minimo rispetto per lei e per i suoi genitori tutte le volte che questi personaggi sono al centro di dibattiti televisivi.
Se per il caso Scazzi le discussioni si concentrano sui possibili colpevoli, per il delitto di Novi Ligure gli assassini sono stati scoperti e puniti. Ma, una volta tornati liberi, anche per loro si sono aperte le porte del mondo dello spettacolo. Di Erika siamo informati sulla sua laurea in filosofia, sul fatto che le piacciono i cavalli, e un talk show ha persino invitato una sua compagna di cella, la quale ha rimembrato i bei momenti passati in carcere insieme a lei. Omar stesso è stato intervistato in una trasmissione, apparendo quasi una vittima manipolata dalla ragazza, e la sua attuale fidanzata ha raccontato che persona meravigliosa ha la fortuna di avere accanto. Resta il fatto che una madre con il suo bambino sono stati massacrati, mentre invece gli assassini sono diventati dei personaggi televisivi.
Un altro fatto di cronaca che ha spopolato nei programmi televisivi è l’omicidio di Meredith Kercher, una studentessa inglese che è stata trovata morta, con la gola tagliata, a Perugia, dove studiava con il progetto Erasmus. La vicenda è stata seguita scrupolosamente dalla televisione italiana, dalle prime accuse di Amanda Knox verso Patrick Lumumba, alla condanna della stessa Amanda insieme a Raffaele sollecito, alla loro assoluzione. Come al solito si è perso anche in questo caso il filo principale. L’omicidio e la ragazza morta passano direttamente in secondo piano, mentre protagonista delle trasmissioni diventa Amanda, il suo carattere, le sue passioni, e tutta la sua biografia. La ragazza diviene popolare, e ne viene esaltato il suo lato artistico, la sua bella voce
e le grandi doti di attrice. Addirittura è stato realizzato un film per la tv in cui la protagonista della storia è proprio Amanda.
Un fatto che viene molto discusso dai mass media è l’affondamento della nave Concordia al largo dell’isola del Giglio. Si parla delle vittime, delle cause possibili, dei colpevoli, della ricostruzione dei fatti, ma non solo. Protagonista del gossip diventa il comandante Schettino, con i suoi vizi e le sue presunte scappatelle.
La televisione del dolore dunque, con gente che piange in tv e con protagonisti di cronaca nera oggi imperversa ovunque, in tutte le fasce orarie. Simpatico è stato lo sketch di Checco Zalone e Claudio Bisio, con oggetto la parodia di Michele Misseri. Al di là dell’imitazione del personaggio, i due comici hanno voluto polemizzare sulle tendenze dei talk show odierni che insistono su questo tipo di informazione.
Penso che sia giusto fare conoscere i fatti di cronaca nera del nostro Paese, ma credo che bisogna avere rispetto delle vittime e di quello che è loro successo, senza cercare di fare audience utilizzando le lacrime.
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