“Alcuni dicono che la cosa più bella sulla nera terra sia un esercito di cavalieri, altri di fanti altri di navi, io invece quello di cui uno è innamorato”. La semplicità di questi versi di Saffo, poetessa greca del VI sec. a.C., ci fa comprendere come la visione dell’amore si sia evoluta nel tempo, perdendo negli ultimi tempi la spontaneità e la freschezza di una volta.
Grandi poeti, scrittori, artisti hanno celebrato in maniera diversa questo sentimento. Virgilio, poeta latino dell’età augustea, ha dedicato tutto il IV libro dell’Eneide ai dubbi e tormenti amorosi della regina Didone, alla felicità per i sentimenti corrisposti da parte di Enea, al dolore per l’abbandono dell’amante. Per non parlare di poeti come Dante e Petrarca, che celebravano la donna amata e il loro sentimento era appagato anche solo con un sorriso o un semplice sguardo. Sentimenti puri vengono descritti nelle opere di Shakespeare, nei romanzi di Jane Austen, di Dumas, di Lawrence,Tolstoj. Anche l’arte è piena di esempi: “il bacio” di Klimt, “Amore e Psiche” di Canova, “il bacio” di Hayez. Numerose storie d’amore vengono proiettate nelle sale cinematografiche, ricordiamo la struggente vicenda del film “Nuovo cinema paradiso”, quella drammatica e difficile in “Titanic”, le complicate relazioni attuali di “Manuale d’amore” e “L’ultimo bacio”. La vicenda amorosa inoltre, anche se non è il tema principale del romanzo o del film, tuttavia spesso fa da sfondo alla trama principale. Anche la musica ha come soggetto l’amore, e nelle canzoni troviamo storie difficili, amori impossibili, dichiarazioni, tradimenti, vicende a lieto fine, richieste di perdono e molte altre sfaccettature dell’amore. Le varie forme artistiche descrivono quindi i diversi aspetti di questo sentimento, e ogni artista dà una sua interpretazione personale in base alle proprie esperienze o al tipo di amore che vuole delineare.
L’amore è anche al centro di programmi televisivi, ma spesso il suo valore viene banalizzato e finalizzato ad altri scopi. Molti di noi ricorderanno “Il gioco delle coppie” in cui un concorrente, separato da una parete dai propri corteggiatori, dopo una serie di domande alla fine sceglieva chi lo aveva colpito per la voce e le risposte date. Quanti si saranno commossi guardando “Stranamore” e avranno esultato di fronte alla riconciliazione di due persone. Oggi però la situazione è abbastanza diversa, e i modelli che i giovani seguono sono, tante volte, persone che sfruttano i sentimenti per diventare popolari e ricchi. Basta dare un rapido sguardo ai Reality show: storie che nascono in pochissimi giorni, gente che si giura amore eterno dopo pochissime parole scambiate, ma che poi si insulta e cambia subito partner. Lo stesso esempio negativo si trova nei talk show, in cui gente dice di partecipare per trovare la persona con cui condividere la propria esistenza, ma che in realtà sfrutta tutte le tecniche di conquista, parole e gesti, solo per apparire in televisione. Il sentimento perde il suo valore originario, diventa un mezzo per ottenere qualcos’altro. Gli esempi negativi sono anche i gossip sui vip, colti spesso in atteggiamenti e comportamenti che danno una visione sbagliata di come deve essere vissuto l’amore, con la loro velocità nel passare da un partner all’altro, i tradimenti narrati come se fossero azioni di cui vantarsi, figli vittime di tutto questo trambusto. Di conseguenza la gioventù di oggi è tartassata da questi modelli e a volte ne viene influenzata. Ci sono ragazzi che si atteggiano a grandi tronisti, ma con i quali non ci si può scambiare una parola, poiché non hanno argomenti su cui discutere. Troviamo ragazze che si vendono pur di comprare borse e scarpe firmate uguali ai personaggi televisivi, per apparire più belle ed essere ammirate. Ma l’aspetto esteriore e l’atteggiarsi a uomini e donne di mondo non serve: questo produce solamente storie brevi, senza significato, vuote, e consumate velocemente senza il minimo trasporto, che spesso iniziano nelle discoteche e locali notturni, dove con la musica alta non si possono fare grandi discorsi e conoscenze, e che finiscono negli stessi luoghi in cui sono cominciate.
Un altro problema è l’incapacità di esternare i propri sentimenti nel modo più naturale possibile, faccia a faccia. Non servono anelli tempestati di diamanti, cene a lume di candela né un violino di sottofondo. Basterebbero solamente due parole dette guardandosi negli occhi. Il modo più diffuso per dichiararsi oggi, invece, è l’sms o addirittura un messaggio scritto su Facebook. Magari la persona che interessa la si incontra tutti i giorni, ma pochi hanno il coraggio di parlare a voce. Forse perché di fronte a un rifiuto il messaggio può serbare l’orgoglio ferito, forse perché un messaggio è più semplice e non richiede un grande sforzo per chi magari è troppo timido. Ma come ci si fidanza per sms, così ci si lascia. Sarà anche emozionante ricevere un sms con una dichiarazione o con dei complimenti, ma è veramente terribile leggere un “non ti amo più” in un modo così gelido. Questo significa non prendersi la responsabilità delle proprie azioni e delle proprie parole, e la conseguenza che queste hanno sull’altra persona. Tali atteggiamenti potrebbero ripresentarsi anche in altre circostanze, più serie, e potremmo avere un futuro popolato da gente senza sentimento, coraggio e ideali fermi.
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