Nel periodo ellenistico, convenzionalmente iniziato nel 323 a. C. (anno della morte di Alessandro il Grande) e terminato nel 30 a. C (anno della Battaglia di Azio, che segna la caduta dell’ultimo regno indipendente nato dallo smembramento dell’impero macedone), i poeti perseguono la ricerca di un’arte sempre più raffinata ed erudita in ci importanza primaria assume la scelta di argomenti poco divulgati o del tutto nuovi. Interprete di questa nuova poesia che mostra interesse per temi realistici, concepiti in chiave puramente fantastica e letteraria, è Callimaco, poeta presso la corte tolemaica.
Esempio emblematico di questa nuova tendenza poetica è l’aition callimacheo la Chioma di Berenice. Si tratta di una poesia eziologica, in metro elegiaco, che narra una vicenda reale e contemporaneamente fantastica per spiegare l’origine e la scoperta di un nuovo corpo astrale, chiamato, appunto, chioma di Berenice. Inoltre, Callimaco è l’inventore dell’epillio, breve componimento a carattere epico, proposto come alternativa al tradizionale poema epico di ampia estensione. Si tratta di un poemetto encomiastico, intitolato Ecale, in cui il grande eroe ateniese Teseo elogia l’ospitale Ecale edificando un tempio in onore di Zeus, suo padre, attribuendo, nell’epiteto, il nome di Ecale stessa.
- Temi e Saggi