Post pugnam apud Cannas, qua duos mazimos exercitus profligaverat plurimosque Romanorum milites interfacerat, Hannibal pervenit in Campaniam ibique cum omnibus suis copiis maiorem hiemis partem Capuae permansit, exercitumque in tectis habuit. Capua urbs amoenissima tum erat non solum Campaniae, sed totius fere Italiae: hic otia diuturna et nimiae voluptates enervaverunt exercitum illum quem nec Alpium nives nec gravissima pericula domare potuerant. Somnus enim, vinum, epulae,balnea molliverunt corpora et animos militum qui, postquam Hannibal Capuam reliquit,nihil pristinae disciplinae servaverunt, eosque magis praeteriate victoriae quam vires praesentes progetegebant: quam ob rem eorum corpora effeminata longa itinera et ceteros militiae labores iam non tolerare poterant arduumque erat imperatoris iussis prompte et alacriter obtemperare. Ideo Hannibalem illum, qui innumeras Romanorum copias multis proeliis prostraverat, otia vicerunt.
Versione tradotta
Dopo la battaglia presso canne, che aveva sbaragliato due grandi eserciti e aveva ucciso molti soldati romani, Annibale giunse in campania e qui con tutte le sue truppe rimase la maggior parte dell'inverno a capua, e tenne sotto i tetti l'esercito. Capua era una città piacevolissima non solo della campania ma di tutta l'italia: qui (enervaverunt) ozi diurni e eccessivi piaceri l'esercito che non aveva potuto domare le nevi delle alpi e gravissimi pericoli. Il sonno infatti, i pranzi, i bagni ammollirono i corpi e gli animi dei soldati che, dopo che Annibale lasciò Capua, non conservarono l'antica disciplina, e li proteggevano più le precedenti vittorie che le forze presenti: per tale ragione i loro corpi effeminati non potevano tollerare i lunghi viaggi e le altri fatiche militari e era difficile obbedire prontamente e alacremente agli ordini del comandante. Così gli ozi vinsero Annibale che aveva piegato in molti scontri le numerose truppe romane
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