Anno ab U.c.sescentesimo sexagesimo tertio universa Italia arma adversus Romanos cepit. Id bellum, cum ab Asculanis ortus esset, quia Romanorum praetorem eiusque legatum occiderant, deinde in omnes regiones penetravit. In hoc bello multa gloria tribuenda est Minato Magio, qui, nepos Decii Magii, Campanorum principis, celeberrimi et fidelissimi viri, tantam fidem Romanis praestitit, ut cum legione quam ipse in Hirpinis conscripserat, Herculaneum caperet, Pompeios cum L. Sulla oppugnaret, Compsam occuparet. De eius virtutibus multi rerum scriptores in libris suis dilucide scripserunt. Eius pietati populus Romanus plenam gratiam rettulit ipsi civitatem donando et duos filios eius praetores creando.
Versione tradotta
Nel 663esimo anno dalla fondazione di Roma tutta l'italia prese le armi contro i romani. Questa guerra, essendo scoppiata dagli Esculani, poichè avevano ucciso il pretore dei romani e il suo ambasciatore, poi penetrò in tutte le regioni. In questa guerra deve essere attribuita grande gloria a Minato Magio, che, nipote di Decio Magio, generale dei campani, uomo assai illustre e fedele, offrì tanta fedeltà ai romani, che con una legione che lui stesso aveva arruolato in (cerca Hirpinis), prese Ercolano, assediando Pompei con Silla, occupando (cerca Compsas). Sulle sue virtù molti storici scrissero nei loro scritti (cerca delucide). Sulla sua pietà il popolo romano reste piena grazia a lui donando una città e creando i suoi due figli pretori.
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