Lucius Paulus consul sorte designatus erat ut bellum cum Persa Macedonum rege gereret. Eo ipso die ubi ad vesperum domum e Curia rediit filiolam suam nomine Tertiam quae tunc erat admodum parva tristem ac lacrimantem invenit. Tum filiolam complexu excipiens ex ea tantae tristitiae causam quaesivit. “Pater mi – illa respondit- Persa periit!”. Decesserat enim catellus quem puella maxime amabat nomine Persa. Tum ille: “Accipio- inquit- filia mea omen!”. Arripuit igitur faustum omen Paulus et ex fortuito filiolae dicto quasi certam spem clarissimi triumphi animo praesumpsit.
Versione tradotta
Il console Lucio Paolo fu scelto dalla sorte per muovere guerra a Perseo, re dei Macedoni. In quello stesso giorno, quando ritornò di sera dalla Curiaa casa, trovò sua figlia, di nome Terzia, che era una fancuilla oltremodo graziosa, triste e piangente. Allora quello abbracciando la figlia, le chiese il motivo di cotanta tristezza: "Padre mio - disse - è morto Perseo!". Era morto infatti un cagnolino, che la fanciulla amava tanto, di nome Perseo. "Lo prendo - disse - figlia mia come un augurio!". Paolo dunque prese il segno di buon augurio e assunse in animo dalla cosa detta dalla figliola la sicura speranza di un assai celebre trionfo.
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