Dum Alexandri Magni, Macedonum regis, copiae Thebas expugnant, Thracii milites irruperunt in domicilium Timocleae (di Timoclea), mulieris magna animi vi praeditae. Tum a militibus clamore magno cibus, vestes, vasa magni pretii et supellex colligebantur et in tecto et in horto et on praedio. Thracius dux minaci voce mulieri:-Mox!- inquit (disse) -locum ostende ubi pecuniam, aurum argentumque condidisti-. Postquam mulier hostem in hortum duxit, altum puteum ei ostendit dixitque:-si in puteum descenderis, ibi thesaurum meum invenies-. Cum Thracius miles simulationem non intellexisset, statim ad puteum appropinquavit et diligenter eum inspiciebat: extemplo a callida Timoclea magna vi hostium dux impulsus est, in puteum cecidit, postea saxis obrutus est et vitam finivit.
Versione tradotta
Mentre le truppe di Alessandro Magno, re di macedonia, espugnano Tebe i soldati della Tracia irruppero nell'abitazione di Timoclea, dotata di grande forza d'animo. Allora erano stati presi dai soldati con grande rumore, il cibo, le vesti, i vasi preziosi e l'arredamento e in casa e nell'orto e nel podere. Il comandante dei traci con voce minacciosa verso la donna:-Presto- disse -mostra il luogo dove nascondi il denaro, l'oro e l'argento-. Dopo chè la donna condusse il nemico nell'orto gli mostrò un alto pozzo e disse:-se nel pozzo scenderai allora il mio tesoro troverai-. Il soldato della Tracia non avendo capito la finzione si avvicinò verso il pozzo e lo guardava con cura dentro: subito il comandante dei nemici fu spinto dall'astuta Timoclea con grande forza cadde nella fossa, poi fu sotterrato con i sassi e finì la vita/morì.
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