Un matrimonio lungo e felice - Studentville

Un matrimonio lungo e felice

Rara sunt tam diuturna matrimonia finita morte, non divortio interrupta; contigit nobis ut ad annum XXXXI sine offensa perduceretur: tantum me piget quod vetusta coniunctio nostra finem habuit non morte mea, sed tua, Turia, cum iustius fuisset me cedere fato maiorem. Me memorare decet domesticas virtutes pudicitiae, obsequii, comitatis, facilitatis, lanificii studii, religionis sine superstitione, ornatus modici. Non me fugit tua caritas, familiae pietas, cum aeque matrem meam ac tuos parentes colueris, nec alia mente illi quam tuis propinquis curaveris. Omnes id docebo: ceteras innumerabiles virtutes habuisti communes cum omnibus matronis dignam famam colentibus.

Versione tradotta

Sono rari i matrimoni tanto duraturi da finire con la morte e non essere interrotti dal divorzio (lett. i matrimoni tanto duraturi, finiti con la morte e interrotti etc.); a noi è toccato in sorte di protrarre (il nostro) sino al quarantunesimo anno senza (mai) un'offesa: mi rincresce molto che la nostra lunga unione abbia avuto fine non con la mia morte, ma con la tua, Turia, perché sarebbe stato più giusto che cedessi al fato io (in quanto) più anziano. Trovo giusto rievocare le virtù domestiche della pudicizia, del rispetto, dell'amabilità, dell'arrendevolezza, dell'assiduità a lavorare la lana, della religiosità priva di fanatismo, della sobrietà nel vestire. Non mi sfugge il tuo affetto, la devozione verso la (lett. della) famiglia, poiché hai rispettato ugualmente mia madre e i tuoi genitori, né hai provveduto a lei con altro atteggiamento (alia mente) rispetto a (quello usato verso) i tuoi parenti. Lo spiegherò a tutti: altre innumerevoli virtù le hai avute in comune con tutte le matrone che tengono al (colentibus: che apprezzano il) buon nome (dignam famam).

  • Letteratura Latina
  • Lingua Viva 2
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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