Un nuovo rito in onore di Cerere - Studentville

Un nuovo rito in onore di Cerere

Traditum est principio anni centesimi nonagesimi primi ante christum natum boves duos domitos in Carinis (carene) per scalas pervenisse in tegulas aedificii:boves vivos comburi cineremque eorum deici in Teberim haruspices iusserunt. tarracinae et amiterni nuntiatum est aliquotiens lapidibus pluisse (erano piovute pietre), Minturnis aedem iovis et tabernas circa forum de caelo (da un fulmine) tactas esse, Volturni in ostio fluminis duas naves fulmine ictas conflagra(vi)sse.
talium prodigiorum causa libros Sibyllinos ex senatu consultu decemviri adierunt (consultarono) et renuntiaverunt ut ieiunium Cereri institueretur et id quinto quoque anno servaretur et unum die supplicatio esset. P. Cornelius consul multas hostias sacrificavit ut dii placarentur, et postea ad provinciam contendit. atque inde Cn. Domitium proconsulem Romam decedere iussit.

Versione tradotta

Si dice che al principio del 190 a. C due buoi addomesticati in Carene siano giunti attraverso delle scale al tetto di un edificio: gli aruspici ordinarono che i buoi fossero bruciati vivi e che fossero gettate le loro ceneri nel Tevere. A Terracina e ad (Amiterni) venne annunciato che a volte erano piovute pietre, a Minturno che il tempio di Giove e le taverne intorno al foro erano state colpite da un fulmine, a Volturno che due navi erano state bruciate colpite da un fulmine nel fiume. I decemviri consultarono i libri sibillini per la causa di questi prodigi per ordine del senato e annunciarono che era deciso (ieiunium) di Cerere e ciò era (servo) nel quinto anno e che (supplicatio esset) un solo giorno. Il console Cornelio sacrificò molte vittime per placare gli dei e dopo si diresse alla provincia. E poi ordinò che il proconsole Domizio (decedo ) a Roma.

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