Un pastore inetto - Studentville

Un pastore inetto

Agricolae prata et campi Tusculi apud Romam sunt. In pratis etiam rosae et violae florent atque plantae apud fluvium sunt. Armentarius agricolae agnos in prata ducit, sed neglegenter agnos pascit: nam in umbra fagi quiescit, tibiis canit, aut in fluvium lapillos iacit. Improviso lupi adventant, in prata intrant et agnos laniant. Tum armentarius ad dominum currit et clamat: “Domine, lupi in pratis agnos devorant!”. Respondet agricola: “Inepte! Certe dormiebas neque agnos custodiebas. Armentarius sedulus lupos videt et baculo fugat”. Tum agricola in campum currit, lupos fugat et armentarium pigrum et ineptum dimittit.

Versione tradotta

A Tuscolo, presso Roma, si trovano contadini, prati e campi. Nei prati, inoltre, fioriscono rose e viole e presso il fiume si trovano delle piante. Un pastore di armenti conduce gli agnelli verso i prati per conto dell'agricoltore, ma pascola gli agnelli con scarsa attenzione: infatti riposa all'ombra di un faggio, suona il flauto o lancia sassolini nel fiume. Improvvisamente irrompono i lupi, s'insinuano nei prati e sbranano gli agnelli. Allora il pastore corre dal padrone e grida: "Padrone, i lupi divorano gli agnelli nei prati!". Il contadino risponde: "Buono a nulla! Sicuramente dormivi e non controllavi gli agnelli. Un pastore zelante scorge i lupi e li mette in fuga col bastone". Allora il contadino si precipita nel campo, mette in fuga i lupi e manda via il pastore pigro e incapace.

  • Letteratura Latina
  • La Lingua delle Radici 1
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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