Olim ad Aristippum, clarissimum philosophum, venit homo ditissimus rogaturus ut filius erudiretur.
Philosophus quia in maxima egestate erat, molestum atque incommodum munus non recusavit, sed pro mercede plurimos nummos postulavit.
Pretium vero exterruit patrem qui, cum avarus indoctiorque homo esset, putavit mercedem petitam nimiam esse.
Itaque indignationem aegre dissimulans exclamavit : Si ita est , filium minus doctum sed certe locupletiorem apud me retinebo; nam minore impensa mancipium emere possum.
Stultissimo homini statim Aristippus respondit: At tu recte facis : eme mancipium , atque ita habebis duo!
Versione tradotta
Una volta da Aristippo, famosissimo filosofo, venne un uomo assai ricco per chiedere che il figlio fosse erudito. Il filosofo poichè era in massima povertà, non rifiutò l'incarico fastidioso e scomodo, ma per compenso chiese molti soldi. Il prezzo in verità terrorizzò il padre che, essendo un uomo avaro e ignorante, ritenne che la ricompensa chiesta fosse eccessiva. E così fingendo una fastidiosa indignazione esclamò: se è così, terrò presso me un figlio meno dotto ma certamente più ricco, infatti posso comprare a minor spesa un servo. Allo stoltissimo uomo Aristippo rispose: ma tu fai giustamente: compra uno schiavo, e così ne avrai due.
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