Hominibus nullum bonum vita carius est. Homo pauperrimus, senectude et morbo debilitatus, in humillimo tecto vivebat, pessimas vestes induebat, vilissimos cibos manducabat; melioris fortunae nullam spem habebat. Olim in silva ligna recidit. Vespere lignorum fascem ad miseram casam portabat. Itinere et gravissimo labore defatigatus,gravem fascem in terra deposuit et in lignis sedit. Pulcherrimas divi tum villas observavit dixitque gemens: “Ceteri homines vitam felicem vivunt; nulla condicio durior est mea, ideo mori cupio”.
Versione tradotta
Per gli uomini nessun bene è più prezioso della vita. Un uomo poverissimo, debilitato dalla vecchiaia e dalla malattia, viveva in un tugurio umilissimo, indossava vesti stracciate, mangiava cibi di bassissimo prezzo; non aveva alcuna speranza di una sorte migliore. Un giorno tagliò la legna nel bosco. Verso sera portava un fascio di legna alla misera casa. Durante il tragitto e affaticato dal pesantissimo sforzo, pose a terra il pesante fascio e si sedette sulla legna. Osservò le bellissime case dei ricchi e lamentandosi disse: "Gli altri uomini vivono una vita felice; nessuna condizione è più dura della mia, dunque desidero morire".
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