A piscatoribus in Milesia regione everriculum trahentibus quidam iactum
emerat. Extracta deinde magni ponderis aurea mensa, orta controversia est,cum illi piscium se capturam vendidisse adfirmarent,
hic fortunam ductus se emisse diceret. Ea igitur contentio propter novitatem rei et magnitudinem pecuniae ad populum delata
est, placuitque Apollinem Delphicum consuli,cuinam adiudicari mensam deberet. Deus respondit illi esse dandam qui sapientia
ceteris praestaret. Tum Milesii, omnibus consentientibus, Thaleti mensam dederunt; hic cessit eam Bianti, Bias Pittaco, is
protinus alii, deincepsque per omnium septem sapientium orbem postremo ad Solonem pervenit, qui et titulum amplissimae
sapientiae et praemium ad ipsum Apollinem transtulit.
Versione tradotta
Nella
regione di Mileto un tale aveva comprato una rete buttata dai pescatori mentre la tiravano su. Quindi essendo venuta fuori una
tavola doro di gran peso, sorse una lite, perché costoro affermavano di aver venduto la cattura dei pesci, costui, indotto,
riteneva che egli aveva acquistato la ricchezza. Perciò la questione, per loriginalità della cosa e la quantità del denaro, fu
chiesta al popolo, e parve giusto che fosse consultato Apollo Delfico a chi mai dovesse essere consegnatala tavola. Il dio
replicò che doveva esser consegnata a colui che superava gli altri in saggezza. Allora gli abitanti di Mileto, tutti
consenzienti, diedero la tavola a Talete; costui la cedette a Biante, Biante a Pittaco, questi di nuovo ad un altro, e di
seguito attraverso il giro di tutti e sette i sapienti infine arrivò a Solone, che trasferì sia il titolo della più grande
saggezza sia il premio allo stesso Apollo.
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