Ungaretti, Non gridate più: analisi del testo
Abstract – scaricare il file per l’appunto completo La poesia, scritta nell’immediato dopoguerra, è rivolta a coloro che hanno superato “la tragedia di questi anni”. Il discorso si rivolge dunque agli altri, sottolineando il passaggio dal registro personale al registro della storia. Gli imperativi non esprimono un comando, ma piuttosto una preghiera, vibrata e dolente, che invita gli uomini a salvare la loro stessa, riscoprendo i valori della solidarietà e pietà. Attraverso un uso particolare dell’adynaton (uccidere i morti) il poeta chiede di superare gli odi e le divisioni di parte, che ancora insanguinano la vita politica e civile italiana. Allora il sacrificio dei caduti è stato vano. Molto diversa è la lezione che possono trasmettere, per salvare e continuare la vita. Occorre però raccogliersi in silenzio per ascoltare la loro voce, “l’impercettibile – segue nel file da scaricare
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