VAN GOGH, I MANGIATORI DI PATATE: ANALISI E SIGNIFICATO
Studia il riassunto dettagliato con l’analisi e la descrizione dell’opera I mangiatori di patate di Van Gogh. Dipinto nel 1885 dopo averne eseguito una serie di versioni preparatorie, I mangiatori di patate è un’opera considerata estremamente importante dallo stesso Van Gogh. Con la tecnica dell’olio su tela e con l’utilizzo di colori pastosi come l’ocra, il marrone e il verde cupo, l’artista ritrae e cerca di trasmettere l’atmosfera dell’umile pasto che cinque umili contadini stanno consumando in un’ altrettanto umile capanna.
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I MANGIATORI DI PATATE: DESCRIZIONE
Dominano la scena i vapori delle patate fumanti servite su un unico piatto, il caffè nero bollente e una vecchia lampada a petrolio la cui tenue illuminazione fornisce una certa nodosità e spigolosità alle mani e ai volti dei contadini. E’ rappresentata la miseria, fatto che mostra come l’autore fosse anche disposto a trattare temi e soggetti di elevato impatto sociale; da ricordare, a tal proposito, le umili origini del pittore e il periodo in cui questi ebbe modo di condividere le fatiche della vita da minatore.
VAN GOGH, I MANGIATORI DI PATATE: TECNICA
Quel che colpisce maggiormente del quadro è l’aderenza dello stile al soggetto. Infatti, come sottolineato da Van Gogh in una lettera al fratello Theo “Se un quadro di contadini sa di pancetta, fumo, vapori che si levano dalle patate bollenti va bene, non è malsano; se una stalla sa di concime va bene, è giusto che tale sia l’odore di stalla”. Da queste parole risulta come l’essenza di questo quadro stia nel soggetto stesso, nella fatica e nella stanchezza scolpiti nei corpi e negli usi dei contadini, nel mangiare patate raccolte con il proprio sudore e con le proprie mani.
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