Quam multiut Tauri in Axinout rex Aegypti Busirisut Galliut Poenihomines immolare et pium et dis immortalibus gratissumum esse duxerunt! Vitae vero instituta sic distantut Cretes et Aetoli latrocinari honestum putentLacedaemonii suos omnes agros esse dictitarintquos spi**** possent attingere. Athenienses iurare etiam publice solebant omnem suam esse terramquae oleam frugesve ferret;Galli turpe esse ducunt frumentum manu quaerereitaque armati alienos agros demetunt;nos vero iustissimi hominesqui Transalpinas gentes oleam et vitem serere non sinimusquo pluris sint nostra oliveta nostraeque vineae;quod cum faciamusprudenter facere dicimuriuste non dicimurut intellegatis discrepare ab aequitate sapientam. Lycurgus autemille legum optumarum at aequissumi iuris inventoragros locupletium plebi ut servitio colendos dedit. Genera vero si velim iurisinstitutorummorum consuetudinumque describerenon modo in tot gentibus varia sed in una urbevel in hac ipsamilliens mutata demonstrem.
Versione tradotta
E molti, come i Tauri nel (Ponto) Eusino, come il re dell'Egitto Busiride, come i Cartaginesi credettero che immolare gli uomini fosse cosa assai gradita e pia agli dei immortali! Gli istituti della vita differiscono così tanto che i Cretesi e gli Etoli ritengono onesto rubare, gli Spartani dicevano che erano loro tutti i campi, che potessero toccare con (parola mancante). Gli Ateniesi erano soliti giurare pubblicamente che era loro tutta la terra che portava olio e frutti; i Galli considerano cosa turpe ottenere con la mano il frumento (cioè arare la terra), e così armati mietono i campi altrui; noi in vero uomini assai giusti, che non consentiamo ai popoli transalpini di coltivare l'ulivo e la vite, per far sì che le nostre vigne e i nostri uliveti siano in quantità maggiore, mentre facciamo questo, si dice che agiamo prudentemente, ma non si dice (che agiamo) correttamente, affinchè siate in grado di distinguere la saggezza dall'equità. Licurgo tuttavia, quello inventore di leggi ottime e di giusto diritto, diede le terre dei ricchi alla plebe per coltivarle in schiavitù. In vero se volessi descrivere tutti i generi di istituti, di costumi e consuetudini, diversi non solo tra tutti i popoli ma in una sola città, e in questa stessa città, dimostrerei che sono cambiati migliaia di volte.
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