VASCO PRATOLINI: VITA E OPERE. Vasco Pratolini nasce a Firenze nel 1913 da una famiglia umile: il padre cameriere, la madre sarta. Da giovane è costretto a lavorare facendo tanti mestieri, come il garzone di bottega e il venditore ambulante, non smettendo mai di coltivare la letteratura, la sua passione. Durante gli anni Trenta, grazie ad Elio Vittorin, entra in contatto con il mondo intellettuale italiano e inizia a scrivere su riviste letterarie, come il Bargello e il Campo di Marte. Come gli altri scrittori del suo periodo si avvicina inizialmente al fascismo, ma dopo la guerra di Spagna comprende la natura dispotica del regime fascista. Nel 1943 allora diventa partigiano. Nel dopoguerra diventa uno degli esponenti maggiori della letteratura neorealista, collaborando alla sceneggiatura di alcuni film, come Paisà di Roberto Rossellini e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti. Muore a Roma nel 1991. Tra le sue opere più importanti ricordiamo:
- Il quartiere (1943)
- Cronaca familiare (1947)
- La trilogia Una storia italiana, che comprende Metello (1955), Lo scialo (1960), Allegoria e derisione (1966)
VASCO PRATOLINI: METELLO. Metello è ambientato a Firenze tra l 1895 e il 1902, gli anni in cui si afferma in Italia il movimento operaio. Il protagonista è Metello Salani, un giovane muratore orfano di entrambi i genitori, di cui l’autore racconta l’educazione sia politica che sentimentale. Seguendo gli insegnamenti dl padre Metello si avvicina agli anarchici, ma crescendo si schiera con i socialisti. L’episodio principale del romanzo è costituito da un lungo sciopero indetto dai muratori di Firenze per ottenere un aumento salariale. Durante lo sciopero Metello ha una relazione extraconiugale che lo distrae dall’impegno politico nel momento in cui gli operai, dopo un mese senza paga, si dividono in coloro che vogliono continuare lo sciopero e chi invece intende tornare al lavoro. In seguito all’uccisione di uno di loro da parte della polizia, gli operai ritornano unit e riescono a conquistare alcuni diritti. Metello viene arrestato insieme ad alcuni compagni. Dopo qualche mese ritorna a casa dalla moglie. Metello è un romanzo di formazione, in quanto racconta la maturazione sentimentale e politica di un giovane operaio, l’evoluzione da anarchico donnaiolo a socialista e onesto padre di famiglia. Con questo passaggio cambia anche la visione politica del protagonista, da individualista a collettiva. Metello infatti capisce di non essere solo, ma di appartenere ad una classe sociale che restando unita può cambiare il corso della storia.
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