TEMA DI ATTUALITA' SVOLTO SULLA VIOLENZA: TRACCIA. Ogni giorno assistiamo ad episodi di violenza sempre più raccapriccianti e che ci fanno riflettere sulla situazione attuale della nostra società. L’uomo nel corso della storia ha sempre manifestato la sua aggressività, ma mentre prima questa veniva appagata durante i conflitti, oggi sono frequenti episodi di violenza nei confronti di familiari, donne e bambini. Esponi le tue considerazioni su questa deviazione dell’animo umano.
TEMA DI ATTUALITA' SVOLTO SULLA VIOLENZA: SVOLGIMENTO. “Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini” (Tristan Bernard). Infatti, fra tutti gli esseri viventi, l’uomo è dotato non solo di intelligenza, ma anche del libero arbitrio, ed è l’unico a riuscire a comprendere la complessità dell’esistenza, di ricordare il passato e fare progetti per il futuro. Gli animali agiscono per assecondare il loro istinto, anche se spesso riescono a superare questo limite e sono capaci di manifestazioni d’affetto semplici, ma pure. L’uomo invece agisce in assoluta libertà e coscienza, ed è capace di compiere azioni crudeli sia a livello individuale che collettivo, sostenendo inoltre di essere nel giusto.
Gli animali non combattono guerre per ricchezza e potere, ma reagiscono per difendersi da intrusi e pericoli, l’uomo invece commette grandi genocidi, stragi con assoluta freddezza. La storia dell’uomo è costituita da un succedersi di stragi, guerre, lotte per il predominio di un popolo sull’altro. Ma nonostante il proverbio latino “historia magistra vitae”, l’uomo continua a commettere sempre gli stessi errori, perché in fondo le ambizioni sono sempre le stesse e la sua natura non si è modificata di molto. La violenza fa parte della natura umana, e nonostante l’avvento, nel corso della storia, di religioni pacifiste come il cristianesimo, l’uomo si è trovato sempre tra il desiderio di pace e l’irrefrenabile voglia di potere e dominio sugli altri, sugli animali e sull’ambiente.
Nonostante le esperienze del passato, e le efferatezze avvenute durante la I e la II guerra mondiale, il mondo contemporaneo è caratterizzato da una violenza dominante, subdola e più diffusa rispetto ai tempi precedenti, nei quali l’aggressività umana trovava sfogo nei conflitti. Un tempo infatti le forme di brutalità erano bloccate grazie a sistemi governativi più forti e potenti, che proteggevano i cittadini dalle varie forme di violenza, oggi invece, appaiono molto più frequenti episodi di violenza in famiglia, nelle scuole, e verso i più deboli, donne e bambini.
Può capitare, ad esempio, che in una tranquilla cittadina che sta festeggiando una ricorrenza annuale, un pensionato infastidito dalla musica e dalla confusione decida di prendere il fucile e, appostandosi alla finestra del suo appartamento, spari a caso tra la folla. Può accadere che per gioco, o per imitare un film, ragazzini normalissimi torturino un compagno fino a farlo morire. Per non parlare poi delle organizzazioni criminali, che ogni giorno condannano a morte decine di uomini divenuti “scomodi”.
La società attuale ha due facce: da un lato si predica incessantemente la coesistenza pacifica tra i popoli, dall’altro assistiamo a fenomeni di razzismo e violenza quotidianamente. Mentre le organizzazioni internazionali operano per garantire il rispetto di tutti gli esseri umani, in alcune parti del mondo i diritti dell’uomo vengono calpestati, e migliaia di persone sono torturate, uccise, mutilate.
Manifestazioni di violenza avvengono anche fra le mura domestiche, e molti bambini e ragazzi sono vittime degli stessi genitori. Sono passati ormai decenni da quando il “Telefono azzurro” e altre associazioni hanno smascherato l’ipocrisia della nostra società, che nascondeva queste violenze morali e psicologiche ai danni di numerosi bambini, ma anche di malati e anziani, e oggi siamo costantemente informati su questi atroci avvenimenti.
Molti uomini, facendo tanti sacrifici personali, hanno posto (e pongono) la loro vita al servizio di chi soffre e dei bisognosi, anche trasferendosi in luoghi lontani. Sono i missionari, che spesso hanno pagato con la loro stessa vita il loro impegno civile e morale. Ricordiamo inoltre personaggi come Albert Schweitzer, Gandhi, Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta che hanno lottato per la libertà, la non violenza, l’amore, e hanno portato speranza a persone dimenticate dal mondo.
Seguendo l’esempio di queste persone, con il nostro impegno possiamo contribuire alla rinascita civile e recuperare quei valori universali che stiamo dimenticando. Se ognuno di noi darà il suo contributo, tutta la società ne trarrà vantaggi. Chi cresce in un clima di violenza e sopraffazione è destinato a diventare prepotente e violento. Invece, vivendo in un contesto pacifico e circondato di valori positivi, chiunque di noi potrà essere l’artefice di un periodo di pace, e la comunità potrà ammortizzare quell’aggressività insita nell’animo umano. Occorre lavorare con impegno per ricostruire un solido sistema di valori.
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