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Vita

Vita e opere del filosofo.

Benedetto Croce nasce il 25 Febbraio 1866 da Pasquale Croce e Luisa Sipari nel palazzo dei Sipari a Pescasseroli. Nel 1875 entra nel collegio napoletano detto della “Carità “. Ancora studente liceale ascolta le lezioni di logica tenute da Bertrando Spaventa, cugino del padre, all’Università  di Napoli. Comincia a rivelarsi la sua inclinazione per gli studi eruditi e letterari. Mentre si trova in vacanza con i genitori e la sorella a Casamicciola, nell’isola di Ischia, il 28 luglio 1883 ò colpito dal terremoto, in cui perderà  i suoi familiari. Egli rimane imprigionato nelle macerie per molte ore, rimanendo gravemente ferito. Si trasferisce a Roma col fratello Alfonso in casa di Silvio Spaventa, cugino del padre, che diventerà  il loro tutore. Vive per due anni a Roma, iscrivendosi alla facoltà  di giurisprudenza dell’Università  “La Sapienza”, che lascerà  poco dopo. Nel 1884 comincia a seguire le lezioni di filosofia morale tenute da Antonio Labriola alla Sapienza. Nel 1886 si trasferisce a Napoli, dal 1887 al 1892 compie numerosi viaggi di istruzione (Germania, Austria, Francia, Olanda, Spagna, Portogallo), svolge inoltre le prime ricerche sulla rivoluzione napoletana del 1799, sui teatri di Napoli e sul Seicento italiano. Dal 1892 si dedica a studi sulla Spagna nella vita italiana durante la Rinascenza. Inoltre egli sviluppa un profondo interesse per l’opera di Francesco De Sanctis, di cui si farà  anche editore. Nel 1893 pubblica la memoria La storia ridotta sotto il concetto generale dell’arte, negli anni successivi, oltre a continuare a dedicarsi alla letteratura, intraprende lo studio dell’economia e della teoria marxista, a cui dedicherà  diversi saggi, riuniti nel volume Materialismo storico ed economia marxista (1900). Nel 1899 conosce Karl Vossler con cui instaurerà  un lungo rapporto epistolare; pubblica negli Atti dell’Accademia Pontaniana le Tesi fondamentali di un’estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, in cui vengono delineate le prime riflessioni estetiche che saranno meglio definite nell’Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale, pubblicata nel 1902, che costituisce il primo volume della Filosofia dello Spirito. Negli ultimi anni del secolo inizia la lunga e travagliata amicizia con Giovanni Gentile, con cui collaborerà  ed instaurerà  uno scambio intellettuale tra i più importanti per la sua formazione filosofica. Nel 1901 conosce l’editore Giovanni Laterza e diviene inoltre Commissario per l’Istruzione pubblica nella gestione commissariale del Comune di Napoli. Nel novembre dell’anno successivo fonda “La Critica, rivista di storia, letteratura e filosofia” che uscirà  nel suo primo numero nel gennaio del 1903. Nel 1905 escono, sempre negli Atti dell’Accademia Pontaniana, i Lineamenti di una logica come scienza del concetto puro. Nel 1906 l’editore Laterza comincia a pubblicare la rivista “La Critica” (stampata finora da Croce a sue spese), accanto alla quale Croce fa vivere tre collane, sempre edite da Laterza: “Biblioteca di cultura moderna” (1902), “Classici della filosofia moderna” (1906), “Scrittori d’Italia” (1910). Nello stesso anno vede la luce il saggio Ciò che vivo e ciò che ò morto nella filosofia di Hegel. Nel 1907 esce la sua traduzione dell’Enciclopedia delle scienze filosofiche di Hegel. Negli Atti dell’Accademia Pontaniana pubblica la Riduzione della filosofia del diritto alla filosofia dell’economia. Nel 1908 viene pubblicata la nuova e riveduta edizione dell’Estetica. Croce partecipa inoltre al Terzo Congresso di Filosofia tenendo una relazione intitolata Il carattere lirico dell’intuizione artistica. Nel 1909 vedono la luce altri due volumi della Filosofia dello Spirito: la Logica come scienza del concetto puro, che riprende e sviluppa le concezioni dei Lineamenti del 1905, e la Filosofia della Pratica – Economica ed Etica. Nel 1910 entra a far parte del Senato del Regno. Negli anni successivi vedono la luce: La Filosofia di G. B. Vico (1910); Problemi di Estetica (1911), Breviario d’Estetica (1913). Nel 1913 Croce decide di rendere pubblico su “La Voce”, col titolo Una discussione tra filosofi amici, il dibattito con Gentile; in esso si mostra il crescente dissenso con il filosofo siciliano. Nel 1914 si sposa con Adele Rossi, dal matrimonio nasceranno: Giulio, morto prematuramente, Elena, Alda, Lidia, Silvia. Nelle dispute fra “neutralisti” ed “interventisti” riguardo alla partecipazione dell’Italia alla Prima Guerra Mondiale si schiera con i primi. Nel 1915 esce la versione tedesca del quarto volume della Filosofia dello Spirito: Teoria e storia della storiografia, che verrà  pubblicato in italiano nel 1917. Nello stesso anno pubblica il Contributo alla critica di me stesso. Nel 1920, anno in cui pubblica Ariosto, Shakespeare e Corbeille, diviene Ministro della Pubblica Istruzione nel quinto ed ultimo ministero Giolitti, carica che ricoprirà  fino all’anno successivo. Tra il 1921 ed il 1922 vedono la luce diversi scritti tra cui: Storia della storiografia nel secolo decimonono, Poesia e non poesia, La poesia di Dante. Dopo un’iniziale adesione al fascismo, credendo che fosse “un impeto disordinato ma generoso di rinnovamento dell’Italia”, rifiuta di assumere cariche pubbliche nel primo gabinetto Mussolini. Nel 1924 dopo il delitto Matteotti rompe i suoi rapporti con il Partito Fascista ed aderisce al Partito Liberale italiano che tiene il proprio congresso a Livorno. Nell’aprile del 1925 dopo l’instaurazione della piena dittatura con il colpo di Stato del 3 Gennaio, esce un Manifesto degli intellettuali fascisti, a cui Croce risponde, su proposta di Giovanni Amendola, con il Manifesto degli intellettuali antifascisti, che esce nel “Mondo” e in altri giornali. Cessa il suo rapporto d’amicizia con Gentile, che aderisce pienamente al Fascismo. Sempre nello stesso anno esce la Storia del regno di Napoli. Il 1° Novembre 1926 subisce una spedizione punitiva fascista nella sua casa napoletana. Nello stesso anno viene radiato da tutte le Accademie governative d’Italia. In questi anni il filosofo napoletano compie diversi viaggi all’estero, stringendo rapporti personali con Thomas Mann e Albert Einstein; continua inoltre, con la collaborazione di Adolfo Omodeo e Guido De Ruggiero, una metodica battaglia antifascista nelle pagine della “Critica”. Strinse anche amicizia con Giovanni Gentile, anch’egli impegnato nella critica del marxismo, il quale divenne il suo principale collaboratore nella rivista “La Critica”, da lui fondata nel 1902 per propugnare la rinascita dell’idealismo. Tale rivista, con i suoi articoli di filosofia, storia e critica letteraria, avrebbe esercitato un’influenza determinante sulla vita culturale e politica italiana sino al 1943. In contatto con le figure più rappresentative della cultura europea, Croce svolse la sua attività  fuori dall’ università  attraverso questa rivista e i suoi scritti, mantenendo un distacco critico verso la figura del filosofo professionale dedito alla speculazione pura. Nel 1902 Croce pubblicò l’opera che gli avrebbe dato vasto successo anche presso un pubblico non strettamente interessato ai problemi filosofici: L’estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale. Essa costituisce il primo volume di quella che fu chiamata da Croce ” Filosofia dello spirito”; gli altri volumi sono: Logica come scienza del concetto puro (1909), Filosofia della pratica. Economia ed etica (1909) e Teoria e storia della storiografia (1917). Nel 1906 per sua iniziativa prese avvio presso Laterza, l’editore dei suoi scritti, la “Collezione di classici della filosofia moderna”, il cui primo volume ò l’ Enciclopedia della scienze filosofiche di Hegel, tradotta da Croce stesso; in quello stesso anno pubblicò il saggio Ciò che ò vivo e ciò che ò morto della filosofia di Hegel. Mantenne dapprima un atteggiamento di cautela, vedendo nel fascismo stesso una ” reazione giovanile patriottica “, che si sarebbe spenta presto consentendo la restaurazione di uno Stato liberale rafforzato, ma dopo il delitto Matteotti, nel 1924, assunse una netta posizione antifascista in difesa della libertà , rompendo definitivamente i rapporti di amicizia con Giovanni Gentile, il quale invece aderì al movimento fascista che lo portò alle stelle. Nel 1925, in risposta a un “Manifesto degli intellettuali fascisti”, scritto da Gentile, contrappose un altro manifesto, sottoscritto da vari intellettuali antifascisti, nel quale denunciava il ricorso alla violenza e la soppressione della libertà  di stampa da parte del regime. Croce fu polo di riferimento per quanti si opposero al regime fascista. Dopo la liberazione fu ministro nei governi. Nel 1928 esce la Storia d’Italia dal 1871 al 1915 che scatena una dura reazione fascista. L’anno successivo, oltre ad essere pubblicata la Storia dell’età  barocca in Italia, tiene un discorso in Senato contro il disegno di legge relativo al Concordato con la Santa Sede. Negli anni successivi vedono la luce: Etica e Politica (1931), Nuovi Saggi sulla letteratura italiana del Seicento (1931), Storia d’Europa nel secolo decimonono (1932), Poesia popolare e poesia d’arte (1933), Ultimi saggi (1935), La poesia (1936), La storia come pensiero e come azione (1938), Il carattere della filosofia moderna (1941), Poesia antica e moderna (1941), Pagine sparse (1943). Nel Gennaio del 1944 si reca a Bari per partecipare al congresso dei comitati di liberazione. Nell’aprile dello stesso anno entra a far parte del secondo governo Badoglio come ministro senza portafoglio; dopo la liberazione di Roma entra nel governo Bonomi sempre come ministro senza portafoglio, dimettendosi il 27 Luglio. Il 4 Giugno legge al teatro Bellini di Napoli il discorso col quale viene chiuso il I congresso del ricostituito partito liberale. Nel settembre ’45 entra a far parte della Consulta. Pubblica Discorsi di varia filosofia (2 voll. ) e Poeti del pieno e tardo Rinascimento. Il 31 Marzo 1946 sottoscrive, nell’imminenza delle elezioni per la Costituente, con Orlando, Nitti e Bonomi il manifesto dell'”Unione democratica nazionale”. Escono Pensiero politico e politica attuale. Nel biennio ’46-’47 partecipa alle sedute dell’Assemblea Costituente. Il 16 Febbraio 1947 inaugura a Palazzo Filomarino l’Istituto Italiano per gli Studi Storici. Nel 1948 diviene senatore della prima legislatura. Negli ultimi anni della sua vita si dedica incessantemente allo studio, pubblica: Filosofia e Storiografia (1949), La letteratura italiana del Settecento (1948), Letture di poeti e riflessioni sulla teoria e la critica della poesia (1950), Storiografia e idealità  morale (1950), Poeti e scrittori del pieno e tardo Rinascimento (1952), Indagini su Hegel e schiarimenti filosofici (1952). Il mattino del 20 novembre 1952 si spegne nella sua casa a Napoli. Opere Filosofia dello Spirito I. Estetica come scienza dell’espressione e linguistica generale II. Logica come scienza del concetto puro III. Filosofia della pratica. Economica ed Etica IV. Teoria e storia della storiografia Saggi filosofici I. Problemi di estetica e contributi alla storia dell’estetica à­taliana II. La filosofia di Giambattista Vico III. Saggio sullo Hegel seguìto da altri scritti di storia della filosofia IV. Materialismo storico ed economia marxistica V. Nuovi saggi di estetica VI. Etica e politica VII. Ultimi saggi VIII. La poesia. Introduzione alla critica e storia della poesia e della letteratura IX. La storia come pensiero e come azione X. Il carattere della filosofia moderna XI. Discorsi di varia filosofia (2 voll. ) XII. Filosofia e storiografia XIII. Indagini su Hegel e schiarimenti filosofici Scritti di Storia letteraria e politica I. Saggi sulla letteratura italiana del Seicento II. La rivoluzione napoletana del 1799 III. La letteratura della nuova Italia (6 voll. ) IV. I teatri di Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo V. La Spagna nella vita italiana durante la Rinascenza VI. Conversazioni critiche VII. Storie e leggende napoletane VIII. Goethe IX. Una famiglia di patrioti ed altri saggi storici e critici X. Ariosto, Shakespeare e Corneille XI. Storia della storiografia italiana nel secolo decimonono (2 voll. ) XII. La poesia di Dante XIII. Poesia e non poesia XIV. Storia del Regno di Napoli XV. Uomini e cose della vecchia Italia XVI. Storia d’Italia dal 1871 al 1915 XVII. Storia dell’età  barocca in Italia XVIII. Nuovi saggi sulla letteratura italiana del Seicento XIX. Storia d’Europa nel secolo decimonono XX. Poesia popolare e poesia d’arte XXI. Varietà  di storia letteraria e civà­le XXII. Vite di avventure, di fede e di passione XXIII. Poesia antica e moderna XXIV. Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento XXV. La letteratura italiana del Settecento XXVI. Letture di poeti e riflessioni sulla teoria e la critica della poesia XXVII. Aneddoti di varia letteratura Scritti vari I. Primi saggi II. Cultura e vita morale III. L’Italia dal 1914 al 1918. Pagine sulla guerra IV. Pagine sparse (3 voll. ) V. Nuove pagine sparse (2 voll. ) VI. Terze pagine sparse (2 voll. ) VII. Scritti e discorsi politici (2 voll. ) VIII. Carteggio Croce-Vossler (1899-1949)

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