Vitruvio "De architectura": riassunto breve - Studentville

Vitruvio e il De Architectura

Vita e opere di Vitruvio, autore latino di un trattato organico sulla scienza della costruzione: il De Architectura.

VITRUVIO E IL DE ARCHITECTURA

Della vita di Vitruvio Pollione conosciamo ben poco, ma possiamo collocarlo con certezza nel I secolo a.C. Alcuni ritengono che sia nato in Campania dove è documentata una gens Virtuvia. Fu prefectus fabrum, una specie di ingegnere del genio militare al seguito di Cesare in Gallia. Progetto macchine belliche per Cesare e poi per Ottaviano.

IL DE ARCHITECTURA: CONTENUTO

Vitruvio progettò un trattato in dieci libri, il De architectura, dedicato ad Ottaviano, tra l 27 e il 23 a.C. Egli è convinto che l’umanità abbia toccato il vertice del progresso con la perfezione raggiunta dalla tecnica di costruzione: il passaggio dallo stato nomade e dalle capanne fino ad arrivare ai più raffinati edifici urbani è visto come il progressivo processo di incivilimento della società. Secondo Vitruvio infatti tra l’edificio e l’uomo vi è un’intima relazione, ed è questo l’aspetto che più interessa dell’opera di Vitruvio: il collocare una materia tecnica in un orizzonte più ampio. Vitruvio delinea poi la figura ideale dell’architetto che deve unire il possesso della scienza teorica (ratiocinatio) a quella dell’arte pratica (fabrica). L’architetto deve saper tener conto del decor e della convenientia e per la sua formazione occorre un sapere enciclopedico. È necessaria la conoscenza della geometria, del disegno, delle lettere e della storia, della musica, dell’astronomia, della medicina, del diritto, della filosofia morale. Né l’ingegno senza studio, né lo studio senza ingegno possono produrre un tecnico perfetto.

DE ARCHITECTURA: LIBRI

  • Il primo libro tratta di urbanistica: bisogna individuare il luogo migliore per edificare una città.
  • Il secondo libro si passano in rassegna i vari materiali da costruzione.
  • Nel terzo libro si occupa dei templi, l’espressione fondamentale della religiosità romana. Tra i diversi ordini delle colonne, Vitruvio dà la preferenza allo stile ionico, modello esemplare di equilibrio.
  • Nel quinto libro si parla di edifici pubblici necessari alla vita civile, come il foro, l’erario, la curia, i portici, la palestra, i bagni, i teatri.
  • Il sesto libro parla delle case di abitazione.
  • Nel settimo Vitruvio esamina le varie decorazioni di interni, che non servono solo ad abbellire ma anche alla sicurezza della casa.
  • Gli ultimi 3 libri trattano la costruzione delle macchine: macchine idrauliche (VIII), orologi solari (IX), macchine da guerra (X).

Il De architectura è importante anche dal punto di vista linguistico. Vi è discrepanza tra alcuni passi troppo rifiniti stilisticamente e altri aridi per la lunga esposizione tecnica, ma dobbiamo sottolineare l’impegno espressivo dello scrittore nel superare le non poche difficoltà dovute all’insufficienza della lingua latina di alcuni termini tecnici.

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