Athenienses Miltiadis auctoritate impulsi sunt et copias ex urbe eduxerunt ac in loco idoneo castra posuerunt; deinde sub montis radicibus apud Marathonium campum proelium commiserunt. ille locus electus est, quia arborum multis frondibus Athenarum copiae tegebantur et Persarum milites crebris arboribus impediebantur.
Constat Miltiadis equites peditesque in proelio miram virtutem monstravisse et Persas profligavisse.
Miltiadi, qui Athenas et totam Graeciam liberaverat, hic honos tributus est: Marathonia pugna in magna tabula picta est et praetorum numero eius imago prima posita dederunt: Miltiades obsedit et expugnavit insulam Parum, quae barbaros adiuverat. Dux e navibus milites eduxit et urbem magnis operibus clausit, deinde cum testudinibus ad muros accessit; itaque insulae cives in deditionem venerunt.
Versione tradotta
Gli Ateniesi furono spinti dall'autorità di Milziade, condussero le milizie fuori dalla città, e posero l'accampamento in un luogo adatto; poi attaccarono battaglia ai piedi del monte presso la piana di Maratona. Quel luogo fu scelto perché le milizie degli Ateniesi erano protette dalle molte fronde degli alberi e i soldati persiani erano bloccati dai fitti alberi. Pare che in battaglia i cavalieri e i soldati di Milziade avessero mostrato una mirabile virtù e avessero messo in fuga i Persiani. A Milziade, che aveva liberato Atene e tutta la Grecia, fu attribuito questo dono: fu dipinta la battaglia di Maratona in una grande tavola e nella moltitudine dei pretori la sua immagine fu posta per prima: Milziade assediò ed espugnò l'isola di Paro, che aveva aiutato i barbari. Il comandante condusse fuori le navi i soldati e circondò la città con grandi macchine, poi si avvicinò alle mura con le testuggini; così i cittadini dell'isola giunsero all'arresa.
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