Corvus caseum de fenestra rapuit et in alta arbore residens edebat. Vulpes curvum vidit et temptavit caseum habere. Itaque corvum ipsum ita laudavit: “Quantum decus corpore et vultus geris! Pulchra avis es, sed vocem non habes”. At corvus stultus, temptans vocem ostendere, emisit ore caseum. Vulpes tunc caseum edit atque dixit: “Stultus avis es”. Curvus enim ob stuporem ingemuit.
Versione tradotta
Un corvo rubò un formaggio da una finestra e, stando su un alto albero, lo mangiava. Una volpe vide il corvo e tentò di avere il formaggio. Così lodò lo stesso corvo in questo modo: "Quanta bellezza nel corpo e nel volto hai! Sei un bell'uccello, ma non hai la voce". E il corvo, stupido, tentando di far sentire la voce, gettò il formaggio dalla bocca. Allora la volpe mangiò il formaggio e disse: "Sei un uccello stupido". Il corvo infatti gemette per lo stupore.
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