WILL SMITH: BIOGRAFIA E FILMOGRAFIA. Se dovessimo rispondere alla domanda: “Quando è nato Will Smith?” potremmo dire “il 25 settembre 1968”, oppure ripensare con un certo stupore ai suoi primi passi da star. Chi l'avrebbe mai detto, infatti, che quel rapper magrolino dalle orecchie a sventola sarebbe diventato uno degli attori più potenti e ricchi di Hollywood? Ripercorriamo insieme i titoli fondamentali della sua filmografia.
QUANDO E’ NATO WILL SMITH? Nato 47 anni fa da una famiglia mediamente agiata di Filadelfia, Smith verso la fine degli anni '80 ottiene un certo successo in un duo hip-hop (vince addirittura un Emmy), per poi finire quasi in bancarotta. La svolta della vita avviene quando la NBC lo avvicina per proporgli una sit-com da protagonista vagamente autobiografica. Si tratta ovviamente di Willy il principe di Bel-Air, in cui Will Smith impersona un ragazzo di periferia mandato dalla madre a stare con i ricchi zii. La simpatia travolgente dell'attore lo impone all'attenzione di Hollywood, dove fin da subito rivela le sue inattese doti attoriali anche in contesti drammatici.
FILMOGRAFIA DI WILL SMITH: DA 6 GRADI DI SEPARAZIONE IN POI. La consacrazione avviene in 6 gradi di separazione, del 1993, ma poi l'attore afroamericano infila un quartetto di film che diventano piccoli classici nel loro genere: l'action adrenalinico Bad Boys di Michael Bay (1995), il kolossal fantascientifico Indipendence Day (1996), la commedia sci-fi Men in Black (1997) e il thriller paranoico Nemico pubblico di Tony Scott (1998).
Perfetto anche dal punto di vista atletico, Smith schiva persino il pesante flop di Wild Wild West del 1999 per conquistare una nomination agli Oscar per la sua interpretazione mimetica in Alì di Michael Mann, a oggi forse il suo ruolo più intenso.
TUTTO SU WILL SMITH: TRA PAUSE E SUCCESSI. Per qualche anno lo vediamo adagiarsi in parti di facile presa – i due sequel Men in Black 2 (2002) e Bad Boys 2 (2003), nonché la commedia Hitch (2005) – ma il nostro torno alla carica nel 2006 con una partnership con il regista italiano Gabriele Muccino che porta di peso a Hollywood e dal quale si fa dirigere un film cucitogli su misura, La ricerca della felicità. Con il cineasta nostrano Smith ritorna a lavorare due anni più tardi in Sette anime e nel mezzo infila il post-apocalittico Io sono leggenda (2007) e il supereroistico sui generis Hancock (2008). Smith si prende un bel periodo di pausa di circa 4 anni, e nel frattempo che con un certo nepotismo hollywoodiano cerca di imporre con scarsi risultati il figlio Jaden, per il quale produce il remake The Karate Kid. Situazione che in effetti si ripete anche con After Earth (2013), probabilmente il film meno riuscito cui ha partecipato, con il quale vorrebbe riproporre sia Jaden che il regista in declino M. Night Shyamalan. Ma Will Smith, che si vocifera essere stato membro della setta di Scientology, non è persona in grado di abbattersi e si è ripresentato al meglio con la commedia Focus – Niente è come sembra. Lo vedremo infine l'anno prossimo in Suicide Squad, all star movie targato DC Comics, nel quale vestirà i panni dell'assassino Deadshot.
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(Foto: Courtesy of Columbia Pictures)
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