Ara Pacis Augustae: cosa sapere
Quando si parla dell’Impero Romano, territorialmente parlando non ci si riferisce ai confini Romani, nè solo all’Italia, ma a tutto il mondo all’epoca conosciuto. Infatti siamo ben abituati ad esclamare “Roma: Caput Mundi”, e fondamentalmente è così. I romani sono stati non solo i primi colonizzatori ad essersi esposti nelle Afriche e nell’Egitto, ma i primi ad avere il comando su tutto il mondo. L’impero Romano ha segnato la storia non solo dell’intera umanità, ma la storia dell’economia e della giurisprudenza visto che il Diritto Romano viene ancora studiato in tutte le università del Mondo e soprattutto ancora alcune norme influenzano quelle vigenti. Sappiamo bene che l’Impero Romano ha avuto la grande fortuna di avere come imperatori personaggi che hanno dato una svolta all’intero dominio, come Augusto, imperatore dal 27 a.C. al 14 d.C.
Ara Pacis Augustae: storia
Oggi non ci soffermeremo sulla storia dell’Imperatore o su sul mandato, ci occuperemo di un qualcosa che ancora lo ricorda in modo maestoso, ovvero l’Ara Pacis Augustae. L’Ara Pacis Augustae è un altare dedicato da Augusto alla Pace. Questo monumento rappresenta una delle più significative testimonianze pervenuteci dell’arte augustea ed intende simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte come risultato della Pax Romana. Il 4 luglio del 13 a.C., infatti, il Senato decise la costruzione di un altare dedicato a tale raggiungimento in occasione del ritorno di Augusto da una spedizione pacificatrice di tre anni in Spagna e nella Gallia meridionale. A noi è pervenuto interiormente un documento originale nel quale l’imperatore affermava che compiute le imprese in Spagna e Gallia, il Senato decretò appunto di consacrare l’ara della Pace Augusta presso il Campo Marzio.
Ara Pacis Augustae: descrizione e analisi
L’Altare dedicato ad Augusto è un pezzo di storia dell’arte inestimabile, costruito e dipinto facendo attenzione ai minimi dettagli, ma i Romani si sa, amano la bellezza e l’eleganza in tutte le sue forme. L’aspetto dell’Ara Pacis è stato ricostruito grazie alla testimonianza delle fonti, agli studi durante gli scavi e alle raffigurazioni su alcune monete romane. L’Ara Pacis è costituita da un recinto quasi quadrato in marmo, elevato su basso podio, nei lati lunghi del quale si aprivano due porte, larghe 3,60 metri; a quella anteriore si accede da una rampa di nove gradini; all’interno, sopra una gradinata, si erge l’altare vero e proprio. La superficie del recinto presenta una raffinata decorazione a rilievo, esterno e interno. L’Ara Pacis è un monumento chiave nell’arte pubblica augustea, con motivi e arti tutte di origine diversa, ovvero l’arte greca classica, l’arte ellenistica e l’arte romana. L’aspetto era quindi eclettico e da questo ne scaturisce il fatto che quasi certamente furono delle botteghe e degli artisti greci a costruire il monumento.