Arcipelago Gulag: riassunto del saggio di Aleksandr Solženicyn
Arcipelago Gulag è un saggio di inchiesta narrativa, edito in tre volumi, scritto tra il 1958 e il 1968 da Aleksandr Solženicyn sul sistema dei campi di lavoro forzato nell’URSS. Durante la dittatura comunista, instaurata da Lenin nel 1917 e conclusa nel 1991, l’utilizzo sistematico della giustizia politica disseminò l’Unione Sovietica di campi di concentramento. Daremo al saggio tutta l’importanza che merita, non sottovalutando l’importanza del commento e dell’analisi. Alla fine della lettura, stanne certo, avrai le idee chiare su cosa tratta questo bellissimo testo!
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Arcipelago Gulag di Aleksandr Solženicyn: riassunto
Arcipelago Gulag è certamente l’opera più importante e celebre di Solženicyn. Si tratta di un saggio, un’inchiesta narrativa, divisa in tre distinti volumi, in cui si ripercorre il periodo di dittatura comunista in URSS, e l’utilizzo politicamente persecutorio della giustizia, fino all’utilizzo dei campi di concentramento sparsi in tutta l’Unione Sovietica. Quello che sconvolge in modo del tutto contrastante è l’intreccio tra autobiografia e i fini della ricerca storiografica, sotto la luce rischiarante di una critica lucidissima del sistema di potere sovietico, come se l’autore intrecciasse tutta la sua esperienza personale con la narrativa del saggio. La dettagliata descrizione del percorso carcerario in tutto il suo iter viene condotta con l’ausilio di testimonianze vere di superstiti che, ovviamente, in modo doloroso, raccontano tutto quello che il Gulag potesse rappresentare per loro in quegli anni di guerra, di tempesta e di atrocità. Racconti che per un attimo, da parte dei protagonisti, poterono sembrare anche denunce per tutto il male ricevuto ingiustamente. Si snodano così davanti agli occhi del lettore tutte le fasi: dall’istruttoria ai lager, dall’arresto causato da una delazione fino al termine della pena. L’opera ha avuto fin da subito, fin dalla prima pubblicazione, un successo assurdo, condizionando tutto ciò che l’opinione pubblica stava diffondendo in quel periodo.
Arcipelago Gulag: commento
L’autore fu anche molto criticato per l’opera diciamo “nuda e cruda” caratterizzata da racconti, testimonianze e realtà vissute. Concepito il saggio nel 1958, Solženicyn fu costretto a contrabbandare e camuffare il testo in Occidente dato che il KGB era entrato in possesso di una copia e l’aveva sequestrato. L’autore riuscì a microfilmare il testo e a consegnarlo ad alcuni amici francesi. Però l’opera non andò di certo persa e fu pubblicata a Parigi riscuotendo un successo senza eguali e proprio dal testo nacque anche un movimento culturale! Commentare e recensire il testo in quel periodo significava “pericolo” , infatti a noi sono pervenute pochissimi commenti e una sola recensione pubblicata Pietro Citati sul Corriere della Sera.