Situata nel Caucaso meridionale, l’Armenia è uno Stato eurasiatico indipendente senza sbocco sul mare che confina con la Turchia ad ovest, la Georgia a nord, l’Azerbaigian e la repubblica de facto del Nagorno Karabakh ad est, l’Iran e l’exclave azera del Nakhchivan a sud. L’Armenia è un territorio prevalentemente montuoso ricco di vulcani spenti, risultato di un sollevamento della crosta terrestre venticinque milioni di anni fa che ha creato l’altopiano armeno e la catena del Caucaso Minore che si estende dal nord dell’Armenia verso sud-est, tra il lago Sevan e l’Azerbaigian, fino al confine con l’Iran.
Le principali mete turistiche presenti in Armenia sono distribuite nelle diverse città dislocate su tutto il territorio. Prima tra tutte è la capitale, Erevan, che sorge sulle rive del fiume Hrazdan ed è locata nella zona centro-occidentale dello stato, non lontana dal confine con la Turchia ed alle pendici del monte Ararat. Erevan è uno dei maggiori centri industriali, culturali e scientifici del Caucaso e ospita l’Università Statale di Erevan, fondata nel 1920, l’Accademia Armena delle Scienze, un museo storico, un’opera house, un conservatorio musicale e vari istituti tecnologici. Gli archivi Matenadaran, invece, conservano una ricca collezione di preziosi manoscritti armeni, greci, siriani, ebraici, persiani e romani.
Altro importante luogo di interesse artistico è la città di Echmiadzin, la più sacra dell’Armenia, sede del catholicos, il capo della Chiesa apostolica armena, e che si trova a circa 20 chilometri a ovest della capitale Erevan. Il monumento più importante di Echmiadzin è la sua Cattedrale, costruita originariamente da San Gregorio Illuminatore quando l’Armenia era l’unica nazione del mondo a riconoscere il Cristianesimo come religione di stato, nel 301 dC. Secondo gli annali armeni del V secolo, San Gregorio ebbe una visione di Cristo che scendeva dal cielo e colpiva il suolo con un martello d’oro per mostrare il luogo dove sarebbe dovuta essere costruita la Cattedrale: il patriarca diede così alla chiesa e alla città il nome di Echmiadzin, parola che significa “il luogo dove discese l’Unico Figlio”. Tra gli altri monumenti di grande interesse storico e artistico spiccano la Chiesa di Santa Ripsima, che sorge sul luogo in cui fu sepolta la santa martire Ripsima, la Chiesa di Santa Gaiana, quella di Shoghakat, costruita sulle rovine di una chiesa del VI secolo e dedicata alle compagne di Ripsima e Gaiana, e Zvartnots, sito archeologico risalente al VII secolo riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità.