La Dirigente dell’istituto si pone in prima linea per garantire il benessere delle donne. Ma, ovviamente, l’iniziativa ha anche registrato commenti negativi.
Ci sono ancora moltissimi tabù legati al ciclo mestruale, soprattutto tra le adolescenti più giovani. Il Liceo delle Scienze Umane Carlo Sigonio di Modena ha però deciso di prenderli di petto, affrontando il problema con una soluzione tanto semplice quando immediata: nei bagni dell’istituto sono stati installati dei distributori automatici gratuiti di assorbenti igienici. La scelta serve a rendere la scuola un luogo più accogliente e a favorire il benessere quotidiano delle studentesse.
La dirigente scolastica, Cristina Mirabella, ha spiegato che l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo, anche perché la maggior parte degli studenti del liceo sono donne. L’idea, spiega, è far sentire le ragazze a loro agio, come se fossero in una “seconda casa” dove ogni necessità è coperta “Abbiamo voluto dare un segnale di accoglienza e disponibilità per il benessere di tutte le studentesse”. I distributori, attivi dal primo giorno di scuola, non vogliono essere una misura di assistenza ma offrire supporto immediato in caso di emergenza.
L’iniziativa del liceo Sigonio si inserisce in un quadro più ampio: già l’anno scorso, infatti, diverse scuole avevano provato a promuovere la parità di genere e l’inclusione offrendo assorbenti gratuiti nelle scuole. L’istituto di Modena, però, ha fatto un passo in più grazie al supporto dell’azienda Initial che ha permesso alla scuola di adottare il servizio Dignity, pensato proprio per garantire la disponibilità di prodotti per l’igiene femminile gratuitamente fuori casa.
Un progetto apprezzato, ma anche contestato
L’introduzione dei distributori di assorbenti ha ricevuto molti elogi, soprattutto per il suo valore simbolico. Federica Venturelli, assessora alle politiche scolastiche del Comune di Modena, ha definito l’iniziativa un “passo concreto verso una scuola più inclusiva”. Ha inoltre sottolineato come l’installazione dei distributori automatici rappresenti un atto di civiltà, poiché garantire l’accesso gratuito agli assorbenti è una questione di giustizia sociale. Venturelli ha poi aggiunto che è fondamentale superare i tabù legati al corpo femminile e creare un ambiente scolastico dove le ragazze possano sentirsi supportate anche su tematiche personali e delicate come il ciclo mestruale.
Tuttavia, l’iniziativa non è stata esente da critiche. Alcuni esponenti del “Popolo della Famiglia”, come Mirko De Carli, hanno sollevato obiezioni di natura ideologica. In una dichiarazione pubblicata sulla Gazzetta di Modena, De Carli ha espresso preoccupazione per quella che ha definito una “deriva femminista”, sottolineando che l’installazione dei distributori potrebbe essere un segnale di ulteriori iniziative, come la distribuzione di preservativi o, peggio, della pillola del giorno dopo. Attraverso i suoi canali social, De Carli ha avvertito che questa iniziativa non dovrebbe essere utilizzata come “grimaldello” per altre “finte conquiste ideologiche”.
Alle critiche, Venturelli ha risposto ribadendo l’importanza del progetto: “L’accesso gratuito agli assorbenti è una misura di civiltà e inclusione, e non può essere ridotta a una questione politica. Si tratta di un diritto fondamentale alla salute e all’igiene personale per le nostre studentesse”. L’assessora ha concluso invitando la comunità a sostenere queste iniziative e a respingere ogni tentativo di farne un tema di scontro ideologico.
Un segnale concreto per combattere i tabù
Secondo un’indagine commissionata da Initial Italia e svolta da mUp Research, il ciclo mestruale è ancora un argomento di cui si parla poco, specialmente tra le adolescenti. Secondo lo studio, il 27% delle ragazze ha dichiarato di essere stata presa in giro per questo motivo, mentre una ragazza su tre preferisce parlarne solo con altre donne, spesso per evitare imbarazzo.
Maria Francesca Torriani, Marketing & Sales Excellence Manager di Initial, ha spiegato che il servizio Dignity è stato pensato proprio per rispondere a questa necessità: garantire il benessere delle donne in ogni momento della giornata, anche fuori dall’ambiente domestico. “Siamo orgogliosi di aver portato avanti questo progetto con il Liceo Sigonio, perché insieme stiamo dando un chiaro e concreto segno di attenzione al benessere delle studentesse”.
L’iniziativa del Liceo Sigonio di Modena rappresenta un esempio di come le scuole possano andare oltre il loro tradizionale ruolo educativo, promuovendo la salute e il benessere degli studenti grazie all’abbattimento di barriere e pregiudizi che, nel 2024, sono ancora davvero troppo radicati nella società.