Aumenti insufficienti per i docenti: la gilda propone integrare la carta docente nello stipendio

Aumenti insufficienti: la Gilda propone integrare la carta docente nello stipendio

Durante il secondo incontro all'Aran per il rinnovo contrattuale, emergono forti critiche sulle risorse economiche destinate al personale scolastico.
Aumenti insufficienti: la Gilda propone integrare la carta docente nello stipendio

Durante il secondo incontro all’Aran per il rinnovo contrattuale 2022-2024, emergono forti critiche sulle risorse economiche destinate al personale scolastico. Gli aumenti previsti ammontano a soli 150 euro lordi per i docenti e 135 euro lordi per il personale ATA, cifre che secondo i rappresentanti sindacali risultano ampiamente insufficienti.

Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, ha dichiarato: “Noi campiamo col netto, e con queste cifre non si riesce a far fronte alle spese quotidiane come bollette, mutui e spesa”. Il problema centrale riguarda l’incapacità di questi aumenti di coprire l’inflazione registrata nel triennio, lasciando i lavoratori della scuola in una situazione economica precaria.

Analisi degli aumenti salariali

Gli incrementi previsti dal rinnovo contrattuale 2022-2024 ammontano a circa 150 euro lordi mensili per i docenti e 135 euro lordi per il personale ATA. Cifre che, secondo il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Carlo Castellana, risultano nettamente insufficienti rispetto all’inflazione registrata nel triennio.

L’aumento proposto non copre nemmeno la metà del potere d’acquisto eroso dall’inflazione, compromettendo significativamente la situazione economica degli insegnanti. Come sottolineato da Castellana: “Noi campiamo col netto, e con queste cifre non si riesce a far fronte alle spese quotidiane come bollette, mutui e spesa”. Una situazione che mette in luce la crescente disparità tra l’aumento del costo della vita e l’adeguamento degli stipendi nel settore scolastico.

Proposte della Gilda degli Insegnanti

La Gilda degli Insegnanti, attraverso il suo coordinatore nazionale Carlo Castellana, ha avanzato diverse proposte concrete per migliorare la situazione economica dei docenti. L’idea più innovativa consiste nell’integrare la carta docente direttamente nello stipendio mensile.

Questa soluzione garantirebbe maggiore certezza economica ai lavoratori, considerando che attualmente si tratta di un provvedimento non permanente. Tra le altre proposte, spicca il recupero dello scatto stipendiale del 2013 e la necessità di un articolato contrattuale più semplice e trasparente. Castellana ha inoltre sottolineato l’importanza di destinare tutte le risorse disponibili direttamente in busta paga, piuttosto che disperderle in progetti specifici, per offrire un sostegno economico concreto e continuativo a chi lavora quotidianamente nelle aule scolastiche italiane.

Implicazioni e reazioni nel settore scolastico

Le proposte avanzate dalla Gilda hanno suscitato interesse tra i docenti, molti dei quali vedono nell’integrazione della carta docente nello stipendio una possibilità concreta per ottenere maggiore stabilità economica. Gli organi contrattuali, tuttavia, potrebbero incontrare difficoltà nell’implementazione di tali misure per ragioni di bilancio statale.

Particolarmente sentita è la questione relativa alla distribuzione delle risorse destinate alle figure di sistema. Castellana ha evidenziato come i coordinatori di classe, che rappresentano oltre 300.000 docenti in Italia, svolgano un lavoro fondamentale ma sottopagato rispetto ad altre figure come tutor e orientatori. “L’obiettivo deve essere premiare la didattica”, ha affermato il coordinatore, sottolineando l’importanza di valorizzare economicamente chi lavora quotidianamente in aula con gli studenti.

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