L’accaduto si è verificato in una scuola in Austria, esattamente nella scuola privata cattolica di Klagenfurt. Secondo quanto riporta Ansa, la scuola avrebbe espulso un’alunna poiché la madre di quest’ultima avrebbe definito “fascista” il dress code imposto alle alunne. L’espressione della madre sarebbe venuta fuori su una chat di gruppo dei genitori.
Tuttavia, le regole della scuola erano state chiare prima dell’inizio dell’anno scolastico e che quindi alle ragazze non è permesso indossare magliette corte, top, leggings, minigonne e pantaloncini corti. Ma la madre avrebbe definito queste regole troppo rigide e “patriarcali, una soppressione del femminismo e fasciste”. Dopo tali affermazioni da parte della madre, la scuola ha subito espulso la figlia, affermando che “è venuto meno il rapporto di fiducia reciproco” e aggiungendo: “Ci dispiace che la bambina debba subire le conseguenze del comportamento della madre”.
Infine, la madre ha commentato l’accaduto facendo riflettere sul fatto che “la studentessa è stata l’unica a rimetterci da questa storia. Gli adulti dovrebbero invece essere un esempio per gli studenti nella soluzione di conflitti”.