Fedro e la favola
Fedro è il favolista della letteratura latina e le sue favole esprimono la voce malinconica degli umili, degli schiavi e degli oppressi. Favole erano già presenti nella letteratura latina, ma quelle di Fedro sono direttamente collegate alle favole in prosa di Esopo, introducendo così un genere nuovo. Protagonisti sono gli animali, i quali danno insegnamenti morali ma a differenza di Esopo sullo sfondo vi è la storia, la vita, la tristezza. Gli animali acquistano quindi una dimensione legata al quotidiano e al vissuto.
Vita e opere di Fedro
Fedro nacque in Tracia o in Macedonia e schiavo fu reso liberto da Augusto. Fu perseguitato nel periodo di Tiberio e morì intorno al 50 d.C. Compose 5 libri di favole (93 in totale), con cinque prologhi e tre epiloghi. Se nel primo libro Fedro dichiara di attingere all'opera di Esopo, nei prologhi del quarto e quinto libro rivendica la sua originalità.
Caratteristiche della favola di Fedro
La favola di Fedro ha una premessa e una postilla, in cui viene riassunta la morale. I personaggi sono animali con caratteristiche umane: anche se hanno la maschera fissa dai caratteri costanti, parlano il linguaggio degli uomini, in particolare quello degli umili e degli emarginati. La favola di Fedro è una favola amara, e questa amarezza viene accentuata da un linguaggio nudo e in apparenza disadorno.