Lucrezio, biografia
Tito Lucrezio Caro è circondato da un alone di mistero. Orientativamente, è nato intorno al 98 ed è morto verso il 55. La sua provenienza ci resta ignota: molti critici hanno pensato a Napoli, in quanto la città era sede di un'importante scuola epicurea; altri invece hanno pensato a Pompei, poiché hanno associato il culto di Venus fisica alla Venere invocata nel De rerum Natura; infine, altri hanno pensato a Roma per i vari riferimenti del poeta alla città. Tra le varie testimoniante sulla vita di Lucrezio la più interessante è quella di Girolamo, secondo cui Lucrezio impazzì per un filtro d'amore e, dopo aver scritto alcuni libri durante i momenti di lucidità, morì suicida a 44 anni. L'opera scritta da Lucrezio (De rerum natura) sarebbe poi stata rivista e pubblicata da Cicerone.
De rerum natura di Lucrezio
L'opera di Lucrezio è il De rerum natura, la poesia del cosmo, della natura vista nel suo alternarsi di vita e di morte. Si tratta di un poema in esametri suddiviso in sei libri. Il poema espone le linee fondamentali dell'epicureismo, con lo scopo di spiegare l'origine delle cose in modo razionale ed eliminare la paura della morte e degli dei. Dimostrando infatti che ogni cosa ha una spiegazione razionale e che anche l'anima è mortale, l'uomo può liberarsi dal falso timore dell'oltretomba e della punizione divina, dedicandosi quindi ad una vita improntata ad un piacere sereno.