Tibullo, vita e opere
Sono poche e incerte le notizie biografiche su
Albio Tibullo, il poeta elegiaco che viene descritto da Orazio nell'
epistola 1,4 bello, dotato di ogni bene, ma che si aggira nella campagna di
Pedum assorto in penosi pensieri, come "un corpo senz'anima". Tibullo nacque nel Lazio, e probabilmente fu di famiglia equestre. Secondo alcuni nacque nel villaggo di
Gabii, mentre la data di nascita si aggira intorno a 54 a.C., mentre quella di morte tra il 19 e il 18 a.C. A Roma fece parte del circolo di
Messalla Corvino e con Messalla partecipò a due spedizioni militari: una in Oriente, durante la quale si fermò, malato. a Corcira (Corfù); un'altra in Aquitania, dove si distinse per meriti militari.
Il Corpus Tibullianum
Dai codici ci sono stati trasmessi
tre libri di elegie: i primi due sono sicuramente di Tibullo. Il primo libro è composto da dieci elegie ed è stato composto tra il 30 e il 25 a.C. Argomento centrale è l'amore per
Delia. Il secondo libro è composto da sei elegie ed è dedicato ad un'altra donna, chiamata con uno pseudonimo,
Nemesi: una vendetta nei confronti di
Delia, che ha tradito il poeta. Per quanto riguarda il libro terzo, gli umanisti l'hanno diviso in due parti: la prima parte è una raccolta di sei elegie che un autore chiamato
Ligdamo dedica alla sua Neera. La seconda parte contiene un
Panegyricus Messallae, undici elegie incentrate sull'amore tra
Sulpicia e Cerinto, due componimenti attribuiti a Tibullo giovane (un'elegia per una ragazza, un epigramma).
Consulta anche:
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