Si tratta di un chiaro fotomontaggio, quello creato dalla Benetton per la campagna Unhatè che ha suscitato polemiche in ogni angolo del pianeta per quei baci anti-odio tra i leader mondiali religiosi e politici. Dopo la minaccia di querela del Vaticano, l’azienda italiana è stata costretta a rimuovere la foto in questione.
Un’altra immagine della campagna mostrava il presidente degli Stati Uniti Barack Obama mentre bacia il suo omologo cinese Hu Jintao. Le due immagini, che facevano parte di una raccolta di sei immagini per la campagna contro l’odio, appunto Unhaté, che significa non odio, sono state presentate in anteprima mondiale a Parigi, Milano e Roma, dove sono state esposte le due gigantografie.
Nella Capitale è stata esposta su Ponte dell’Angelo a pochi passi dal Vaticano l’immagine del Papa che bacia l’Imam del Cairo. Molte le polemiche sono state sollevate sulle immagini, soprattutto dai cattolici che non avrebbero potuto accettare il bacio gay tra il capo della chiesa cattolica e l’imam del Cairo. L’obiettivo della campagna è fallito ancor prima del suo lancio vero e proprio. Difficile promuovere la vicinanza tra popoli e culture diverse, azzerare l’odio come avrebbe voluto il promotore della campagna e vice presidente dell’esecutivo Benetton, Alessandro Benetton.
Tra le altre immagini, ritirate dal mercato, erano presenti anche i baci tra la Merkel e Sarkozy, tra Obama e il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, tra il presidente della Palestina, Mahmoud Abbas e il presidente israeliano Bennyamin Netanyahu e il bacio gay tra i leader della Corea del nord, Kim Jong-il e quello della Corea del sud Lee Myung-bak. A causa delle dimissioni improvvise è stata anche ritirata l’immagine del bacio tra l’ex premier Silvio Berlusconi e Angela Merkel, perché non ricoprendo più la carica di primo ministro, poteva essere vista come una provocazione.