Bacoli, l’inaugurazione della nuova sede della Federico II
Giovedì 27 ottobre alle ore 11 presso Villa Ferretti c’è stata l’inaugurazione della nuova sede dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” a Bacoli. Si è trattato di un evento particolare in quanto questo luogo è un bene che è stato confiscato alla Camorra ben 25 anni fa, e grazie a questa possibilità, per i prossimi 20 anni, potrà diventare un centro di alta informazione, nello specifico, polo culturale di archeologia del mare e di digital humanities. La struttura è di 700 mq a picco sul mare di Baia e molto presto sarà pronta ad accogliere tutti gli studenti che si trovano vicino a questa zona.
Bacoli, l’inaugurazione della nuova sede della Federico II: le dichiarazioni
Alla cerimonia di inaugurazione hanno presenziato il sindaco Josi Gerardo della Ragione, il rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano. Presenti anche Gennaro Ferrante, Andrea Mazzucchi, Carmela Capaldi e Mauro Pacciarelli, del Dipartimento degli studi umanistici, come relatori. Ha dichiarato il primo cittadino di Bacoli: “Un appuntamento istituzionale, culturale, sociale, tra i più significativi per il nostro paese. Una svolta enorme. Sulla costa di Baia, sotto il Castello Aragonese. Alle pendici del Museo Archeologico. Affacciata sul golfo flegreo. E sul Parco Archeologico Sommerso di Baia. La città romana, sul fondale. Insieme, prepariamoci a vivere questa festa. Ci vediamo il 27 ottobre, ore 11. Una data storica. L’abbiamo sognata. L’abbiamo fortemente voluta. Ci stiamo riuscendo. Un passo alla volta“.
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Università Federico II: tutte le novità
Proprio recentemente il CEO di Apple Tim Cook è andato nella città partenopea per ricevere la laurea ad honorem all’Università Federico II, una delle più antica della Regione Campania. Si è trattata di una laurea honoris causa in Innovation and international management. “Quando le cose si fanno complicate bisogna farsi le giuste domande. Come possiamo rendere l’educazione più accessibile a chi ne ha più bisogno? Come possiamo rendere più forti i legami che ci sorreggono e lasciare un mondo migliore per le generazioni avvenire? Noi in Apple crediamo che la tecnologia possa rispondere a tutte queste domande. Creando in Italia, così come altrove, nuove occasioni di possibilità umane“, ha detto Cook.