Può accadere di non poter andare in gita con i propri compagni di scuola. Magari ci si è ammalti all’ultimo minuto, oppure si è verificato un imprevisto tale da rendere impossibile la partenza. Ma non riuscire a partire insieme ai propri compagni, quelli con i quali da tempo si attende di fare un viaggio (breve o lungo che sia) perché il pulmino non è dotato di pedana per i disabili, questo è proprio inaccettabile. Ed è così che Cosimo, nove anni, è rimasto in classe con la propria insegnante di sostegno mentre i suoi coetanei sono potuti partire con tutto l’entusiasmo che una gita, specie a questa età, comporta.
Cosimo non parte in gita: il bus non ha la pedana per i disabili
Cosimo è costretto su una carrozzina per una disabilità motoria a causa della sindrome fibrosa poliostotica. Il piccolo frequenta una scuola elementare di Firenze. E, così come raccontato dal padre alla stampa, sarebbe stato vittima di una vera e propria discriminazione. In base a quanto l’uomo ha dichiarato:
Ho visto la sua classe prendere l’autobus di linea alla fermata, e mio figlio era stato lasciato in classe. Tutti i mezzi di trasporto pubblico hanno la pedana per le carrozzine.
La scuola ha chiesto ai genitori del bambino di accompagnarlo direttamente all’Istituto alberghiero Saffi, dove si sarebbe svolto un progetto incentrato sullo stare bene a tavola e sui comportamenti da tenere. Ciò in quanto la scuola non aveva trovato il pulmino adibito anche alla carrozzina. Ma sia l’uomo che la madre, impossibilitati, hanno spiegato che non sarebbero riusciti a portarlo.
La difesa della scuola
A difesa della scuola è intervenuto Maurizio Gagliardi, il preside dell’istituto comprensivo, che ha spiegato come per l’occasione era stato prenotato un mezzo pubblico per la giornata di lunedì, e Autolinee Toscane aveva garantito un pullman con pedana. Ma per via dello sciopero generale della scuola previsto proprio per lo stesso lunedì, l’uscita dei bambini è stata posticipata e la stessa ditta di Autolinee ha comunicato che non sarebbe riuscita a garantire un mezzo con pedana per disabili nella nuova data.
E’ questo che è accaduto e che ha spinto la scuola a contattare subito i genitori del bambino per assicurarsi che avrebbero potuto accompagnarlo loro. A detta del preside, la madre li avrebbe tranquillizzati dicendo di essere disponibile a portarlo sul posto. Cosa che poi non si è rivelata tale.
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