Il Ministero dell’Istruzione, guidato dal Ministro Giuseppe Valditara, e la maggioranza stanno valutando la possibilità di far slittare il bando per l’aggiornamento delle graduatorie del personale scolastico ATA (Assistenti Tecnici Amministrativi). Questo bando è cruciale per impiegati e personale ATA poiché l’inserimento nelle graduatorie è necessario per ottenere incarichi a tempo indeterminato o per trasferirsi in un’altra sede. I gruppi parlamentari di maggioranza sembrano aver raggiunto un accordo, ma le organizzazioni sindacali e un vasto gruppo di docenti si sono dichiarati apertamente contrari allo slittamento.
Le posizioni a favore e contro lo slittamento
A favore dello slittamento
Un comitato chiamato “Sì” sostiene lo slittamento. Si tratta di un gruppo composto da lavoratori assunti durante la pandemia di COVID-19 che chiedono al ministero più tempo per acquisire le certificazioni di alfabetizzazione digitale, un requisito necessario per l’aggiornamento delle posizioni nelle graduatorie.
I contrari allo slittamento
Diversi sindacati e un ampio gruppo di docenti costituiscono invece il comitato per il “No” allo slittamento. Questi gruppi ritengono che lo slittamento possa essere lesivo per i diritti di migliaia di persone che sono in attesa dell’aggiornamento delle graduatorie per cambiare provincia o avvicinarsi alle loro famiglie.
Le proposte alternative
Il comitato contrario allo slittamento propone due alternative: consentire a tutti di iscriversi con riserva, con l’obbligo di acquisire la certificazione entro il 1° maggio 2025 o di posticipare di qualche mese (entro luglio 2024) l’iscrizione in graduatoria, consentendo quindi a chiunque di iniziare il prossimo anno scolastico dove preferisce.
Le dichiarazioni dei sindacati
La segretaria nazionale della Flc Cgil, Gianna Fracassi, si è dichiarata molto perplessa e ha dichiarato a Corriereuniv: “La nostra organizzazione non è promotrice e sostenitrice dello slittamento delle graduatorie. Riteniamo che le regole vadano rispettate ma che non debbano essere penalizzanti per alcun soggetto interessato dalla loro applicazione. L’eventuale slittamento non rientra tra le materie contrattuali e dunque, non possiamo far pesare le posizioni del sindacato possiamo solo chiedere di essere informati. Bisogna trovare un modo per rispettare i diritti di tutti”.
Della stessa idea, anche Giuseppe D’Aprile, segretario nazionale Uil Scuola che ha affermato che la scelta della maggioranza penalizza migliaia di persone che attendono di poter aggiornare e/o inserirsi in queste graduatorie creando situazioni di incertezza e disparità di trattamento.
Attesa per le prossime decisioni
Ivana Barbacci, segretaria nazionale della Cisl Scuola, ha dichiarato: “Il nuovo contratto prevede che per inserirsi ex novo nelle graduatorie Ata vi sia l’acquisizione di una certificazione informatica ottenibile attraverso un percorso formativo valido con esame finale; serve un margine di tempo perché gli enti certificatori autorizzati si organizzino. Sono legittime le aspettative di chi aspira a trasferire la propria domanda e ad aggiornare il punteggio ma purtroppo l’introduzione di nuovi titoli comporta una nuova definizione dei tempi anche per evitare problemi di valutazione di nuove certificazioni”.
La situazione delle graduatorie del personale scolastico ATA riflette le sfide e le complessità nell’adattare le procedure amministrative, alle nuove normative e alle esigenze del personale scolastico. I prossimi giorni saranno decisivi: il Ministro Giuseppe Valditara dovrà infatti prendere una decisione che potrebbe soddisfare o scontentare le parti coinvolte.