All’Istituto Romanazzi di Bari si è verificato uno spiacevole caso di bullismo contro un docente, di nome Pasquale Pellicani. Ebbene, il 29 settembre 2023 è accaduta una vicenda incredibile, che ha causato notevoli disagi e preoccupazioni tra i docenti della stessa scuola. Due ragazzi di diciassette anni hanno puntato un’arma finta verso il proprio insegnante, durante una lezione quotidiana in classe.
Il primo ha procurato la pistola a pallini, mentre l’altro ha premuto il grilletto contro il docente. Fortunatamente, lo sparo non ha provocato danni fisici al professore, sebbene il proiettile abbia raggiunto il petto dell’uomo. Dopo il colpo, a causa dello spavento, l’insegnante è stato colto da un malore.
Il grave fatto, ovviamente, non è stato ignorato dal dirigente scolastico e dal consiglio di classe, il quale ha subito voluto riunirsi per prendere i giusti provvedimenti. Attraverso una riunione “straordinaria”, gli insegnanti hanno stabilito che i due protagonisti dello scellerato gesto dovranno essere sospesi per un tempo tra i sette e quattordici giorni. Dopo essersi confrontato per diverse ore insieme alle famiglie degli studenti, il consiglio di classe dell’istituto ha anche considerato una espulsione diretta degli alunni, ma potrebbero essere programmate altre procedure disciplinari.
Per entrambi i ragazzi, infatti, è stata valutata l’ipotesi di introdurre delle misure comportamentali aggiuntive per almeno trenta giorni nel nuovo quadrimestre scolastico. L’istituto ha così fermamente stabilito i criteri di condotta che dovranno seguire gli studenti, magari attraverso eventuali percorsi rieducativi. Anche l’insegnante coinvolto nella “fittizia” sparatoria, sebbene sia ancora sotto shock, ha espresso di non voler querelare i due alunni.
L’intervento di Giuseppe Valditara
Il ministro del dicastero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni, in merito allo spiacevole episodio avvenuto nella scuola di Bari:
“La mia solidarietà alla persona del docente e alla scuola. E’ urgente affermare il principio che un docente va rispettato in ogni caso, e che qualunque offesa o violenza dovrà essere sanzionata in modo efficace. Dopotutto, la cultura delle regole e del rispetto deve partire dalla scuola”.
Nelle ultime settimane, infatti, il Governo e le istituzioni stanno lavorando su diverse riforme scolastiche che interessano anche le modalità di assegnazione del voto in condotta e le eventuali procedure di sospensione dei ragazzi. Secondo Valditara, le scuole dovrebbero esortare tutti gli alunni a seguire le regole per il rispetto nei confronti della cultura e verso il personale docente, una visione che anche il Parlamento vigente dovrebbe approvare. Secondo il ministro del MIM e gli istituti, tutti i ragazzi ritenuti “bulli” in ambito scolastico, dovrebbero essere aiutati nel modo corretto.
Gli strumenti per supportare gli studenti difficili da gestire possono essere molteplici, ma l’aspetto fondamentale sarà far comprendere agli studenti le azioni negative commesse. Nessuno allievo problematico dovrebbe essere denigrato o condannato, ma occorre che i ragazzi prepotenti facciano un costruttivo percorso personale e disciplinare.
“Non dobbiamo lasciare a casa gli studenti bulli, ma aiutarli a capire concretamente gli errori fatti e i doveri che discendono dall’appartenere a una comunità”.
Giuseppe Valditara ha così concluso, in merito alla rieducazione degli alunni indisciplinati a scuola, con la speranza che episodi come quello di Bari avvengano il meno possibile con il tempo.