Una iniziativa colma di umanità e sensibilità
Presto arriverà Natale 2024 e moltissimi bambini e ragazzi hanno l’abitudine di scrivere le personali “letterine natalizie” per Babbo Natale, per poi riporle sull’albero della propria casa. A tal proposito, un’iniziativa del Politecnico di Bari ha previsto che i ragazzi scrivessero dei messaggi natalizi da lasciare in seguito sull’albero di Natale dell’istituto.
Ebbene, un biglietto ha colpito e “preoccupato” una docente, incaricata a leggere i numerosi “pensierini natalizi su carta”. Il messaggio anonimo, infatti, era una frase di uno studente, il quale aveva espressamente deciso di porre fine alla sua vita scrivendo sul foglietto: “Please let me fly away“. L’insegnante, ovviamente, non è rimasta in silenzio e per supportare e stare vicino al ragazzo in difficoltà, ha risposto al messaggio scrivendo a sua volta un pensiero.
Le parole dell’insegnante in risposta al messaggio
La docente, rimasta decisamente colpita dalla “richiesta di aiuto” sul biglietto natalizio, ha deciso di scrivere a sua volta un messaggio colmo di umanità e sensibilità, per parlare direttamente al ragazzo che ha scritto sul foglietto la sua volontà di “farla finita”.
Infatti, la docente dell’istituto ha risposto sullo stesso fogliettino con le seguenti parole:
“Caro Studente, la vita è un miracolo, ogni giorno. Siamo tutti pronti ad abbracciarti ed a parlare subito con Babbo Natale perché ti mostri la ‘bellezza’ della tua età e la ‘sacralità’ della tua vita”.
Successivamente, la donna ha postato la foto del biglietto sui social per cercare di contattare con più facilità al ragazzo.
L’atteggiamento dell’insegnante è sicuramente da lodare, poiché con il suo semplice gesto ha dimostrato una forte sensibilità verso i problemi degli studenti, probabilmente sempre più in difficoltà a gestire le loro vite e i loro impegni quotidiani. Inoltre, la donna ha confermato che ogni anno a Natale ha l’abitudine di leggere tutti i messaggi rilasciati sull’albero dagli alunni, ma quest’anno un bigliettino è riuscito a “colpire” maggiormente la sua attenzione. Infatti la docente, rivolgendosi al ragazzo anonimo, ha espresso:
“Tutti gli anni leggo i vostri messaggi, ma a questo non sono stata in grado di rimanere in silenzio. Ho pensato più volte se pubblicare o meno questo messaggio, ma penso che sia l’unico modo per raggiungerti per cercare di aiutarti”.
Il suicidio tra i più giovani: un triste fenomeno in crescita
I pensieri distruttivi, l’autolesionismo e soprattutto gli stessi suicidi tra le nuove generazioni sono purtroppo un sintomo di una società molto competitiva, instabile e insicura. Probabilmente l’estrema competizione già tra i banchi di scuola, le numerose “pretese” sociali tra cui il successo, la ricchezza e il benessere, portano sempre più i ragazzi a sviluppare ansia, panico e insicurezza. Tali sensazioni, soprattutto per chi è molto fragile, possono provocare pensieri negativi e suicidi, portando i ragazzi a commettere “incauti gesti” contro sé stessi.
Dal 2023 il fenomeno dei suicidi non sembra essere diminuito, anzi. Molti studi e ricerche testimoniano che sempre più giovani decidono di “farla finita”, non sentendosi realizzati e sereni in quello che fanno, soprattutto durante l’età scolare.
Per questo, occorre che gli insegnanti, le famiglie e le stesse istituzioni cerchino di non sottovalutare il problema. Infatti, l’intento univoco dovrebbe essere quello di supportare i ragazzi in qualsiasi momento di difficoltà, attraverso strategie mirate e soprattutto più “umane”.