Basta mascherine a scuola: la protesta della docente di Padova
Dopo due anni di pandemia e con il caldo davvero non se ne può più di indossare le mascherine. Soprattutto chi deve utilizzare mezzi pubblici o recarsi a scuola è ancora costretto a farlo. A Padova qualche giorno fa però una docente di una scuola media ha deciso di non metterla per protesta e per questo motivo è stata sospesa per dieci giorni dal dirigente scolastico.
Basta mascherine a scuola: cosa ha dichiarato la docente “incriminata”
La professoressa ha raccontato al Mattino di Padova di aver compiuto questo gesto dopo aver visto il premier Mario Draghi e il presidente della Regione Luca Zaia in visita a una scuola della provincia di Verona senza mascherina, davanti a ragazzi e docenti mascherati: “Io già da tempo mi ero posta alcune domande. Perché noi lavoratori della scuola e gli alunni siamo gli unici in Europa ancora costretti a indossare le maschere? Perché dobbiamo indossarle durante la ricreazione all’aperto? Perché i ragazzi la devono tenere 8 ore consecutive abbassandola solo per mangiare? Quanto male ha fatto e quanto male sta facendo ai nostri ragazzi l’utilizzo prolungato di questi dispositivi? Ritengo che la normativa sia illogica inutile e nociva“.
Mascherine a scuola: la situazione attuale
Fino al 15 giugno le mascherine saranno ancora obbligatorie sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza, sul trasporto pubblico locale, nelle strutture sanitarie, a scuola, in teatri, cinema e palazzetti. Si tratta ovviamente di mascherine di tipo FFP2. Ancora non è chiaro però cosa accadrà dopo questa data. “Sono favorevole all’addio alle mascherine. Basta. È stata utile. Ma con la circolazione attuale, soprattutto quella osservata nell’ultima settimana e il calo cospicuo dei ricoverati, non serve“, ha dichiarato recentemente Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute che, ospite di ‘Un Giorno da pecora’ su Rai Radio 1. Ricordiamo inoltre che solo qualche giorno fa in una scuola primaria dell’Abruzzo un bambino ha rifiutato di tenere la mascherina in classe e per questo motivo è stato allontanato dalla scuola. “Il genitore è stato costretto ad andare a riprendere il bambino, visibilmente sconvolto. Questo episodio, come l’uso stesso della mascherina negli istituti scolastici e con questo caldo, ci sconcerta“, ha detto in merito all’accaduto Nico Liberati, del comitato #nogreenpass #nontoccateiminori #Abruzzo.
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