BATMAN: GLI ATTORI INDIMENTICABILI. Non esiste probabilmente un eroe dei fumetti più amato di Batman. Persino Superman, che è un personaggio molto più solare e positivo, deve cedere lo scettro al Cavaliere Oscuro, e in effetti la ragione è davvero palese: per quanto sia al servizio della giustizia Batman segue solo le proprie regole, non vuole rispondere a nessuno delle proprie azioni e in più è così malinconico che lo stesso maggiordomo Alfred, da tempo ottuagenario, sembra spassarsela più di lui. Ah, e in più Bruce Wayne, il suo alter ego, è un miliardario. Abbiamo già menzionato questo piccolo particolare? Non sorprende dunque che un personaggio così sfaccettato e così carismatico (e dotato di una galleria di villain senza eguali per varietà e disagio mentale) sia arrivato più volte su grande e piccolo schermo.
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INTERPRETI DI BATMAN: LE NOSTRE PAGELLE. Vediamo allora insieme quali sono gli attori che hanno prestato il proprio volto a Batman e quali caratteristiche gli hanno donato.
Il Batman più classico: Michael Keaton nei film di Tim Burton. Fedele alla poetica degli outsider del cineasta, il Batman di Keaton è un uomo a un passo dalla follia, non poi molto differente dai suoi antagonisti. In fondo questo Bruce Wayne sa che la sua vera identità è quella della maschera, mentre i panni del miliardario sono la misura d'emergenza da adottare per mantenere una facciata di normalità.
Un Cavaliere davvero Oscuro: Christian Bale nei film di Christopher Nolan: il più serio tra tutti i Batman è sicuramente quello della trilogia del Cavaliere Oscuro, nella quale vediamo il personaggio trasformarsi a poco a poco in un simbolo di giustizia. Bale dona una grandissima intensità tanto a Bruce Wayne che all'eroe mascherato, inventandosi anche il ruggito rauco che lo ha reso celebre, il tutto per ricostruire un concetto di realismo indispensabile per prendere sul serio dilemmi e drammi del protagonista.
No Batman? No party: George Clooney nei film di Joel Schumacher. La svolta pop-trash impressa da Schumacher si riflette sulla scelta del nuovo protagonista. Clooney ovviamente è il re dei gigioni, e dona a questo Batman un'aria molto sofisticata e affascinante ma al tempo stesso consapevole (di essere al centro di una baracconata) e quindi divertita. Forse la sua interpretazione non sarà memorabile, ma di sicuro è quella che più si avvicina alla vecchia concezione di “fumettistico”.
L’uomo pipistrello che “si avvolge nek mantello” di Kevin Conroy nella serie animata di Batman. A lungo il cartone di Batman deglia anni '90 è stato considerato il migliore adattamento del personaggio. Merito dell'equilibro con cui è stato tratteggiato il protettore di Gotham City: efficace nella sua lotta al crimine ma mai spietato, sagace e intelligentissimo ma non privo di difetti personali, autoironico ma non parodistico. Un perfetto mix di caratteristiche ben enucleate dal doppiaggio di Conroy.
Indovina chi viene a cena? Il Batman di Adam West nei serial del 1966 – '68. Al giorno d'oggi sembra impossibile prendere sul serio il Batman psichedelico, politicamente corretto, ingenuo e inoffensivo del telefilm anni '60, ma cinquant'anni fa portare su piccolo schermo un eroe dei fumetti voleva dire essenzialmente depotenziarlo per poterlo presentare a tutta la famiglia. E Adam West è bravissimo nel rendere simpatico e amichevole un uomo pipistrello che si potrebbe benissimo invitare a cena.
Ben Affleck in Batman vs Superman di Zack Snyder: un grave errore? Il nuovo Batman, per come lo veniamo a conoscere nel primo tassello del nuovo universo cinematografico DC, è a un passo dall'essere un vero e proprio psicopatico. Per quanto ancora dotato di charme il Bruce Wayne di Ben Affleck è ormai solo la pallida controfigura del giustiziere tormentato, duro, spietato e privo di remore che ha ceduto a una furia disperata. Tuttavia il finale del film ci fa intendere come il personaggio sia destinato a evolversi. (Per saperne di più leggi: Batman VS Superman: cosa sapere)