Benedizioni pasquali obbligatorie a scuola: il caso
Il sindaco di Pennabilli, in provincia di Rimini (che conta circa 2800 persone), Mauro Giannini, ha firmato una ordinanza che costringe la celebrazione delle benedizioni pasquali nelle scuole durante le ore di lezione. Dopo la decisione di una dirigente scolastica di una scuola media che ha impedito ad un parroco di celebrare le benedizioni, il primo cittadino ha voluto dire la sua. Così ha annullato la circolare che impediva le benedizioni nel corso delle lezioni e ha specificato che ogni studente di religione non cristiana avrà il diritto di allontanarsi dall’aula durante i riti. Tuttavia, se i presidi negheranno l’accesso ai parroci, potranno intervenire i Carabinieri e la Polizia di Stato per far rispettare l’ordinanza.
Benedizioni pasquali obbligatorie a scuola: chi è Mauro Giannini
Già qualche tempo fa Mauro Giannini aveva suscitato polemiche per un post pubblicato su Facebook in cui aveva lasciato intendere di avere simpatie per il fascismo. Nonostante ciò, ha ribadito il concetto di essere un sindaco vicino alle persone e non razzista. “Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera“, questa la frase incriminata. “Un uomo che dovrebbe rappresentare la cittadinanza e incarnare i principi della nostra Repubblica – aveva commentato Giusi Delvecchio, presidente locale dell’Associazione dei partigiani all’Ansa – è orgoglioso di condividere un’ideologia impregnata di odio e che ha contribuito all’uccisione di milioni di persone in Italia e nel mondo. Ci chiediamo se un uomo del genere sia in grado di rappresentare la nostra Repubblica e la sua Costituzione antifascista nata dalla Resistenza e invitiamo la Prefettura e tutte le Istituzioni a intervenire e ad approfondire questo accaduto estremamente grave in un Paese come il nostro“.
Mauro Giannini: le ultime polemiche
Solo poche ore fa invece Giannini è stato protagonista di una altra ulteriore polemica. “Non sarei contento di avere un figlio omosessuale. Non è che se ho un figlio omosessuale lo posso ammazzare“, ha detto Giannini a La Zanzara su Radio 24. Già pronta la querela dell’Arcigay di Rimini: “Denunceremo il sindaco Giannini di Pennabilli, le sue parole sono intollerabili in un contesto civile e democratico – ha commentato Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini –. Sentire diffamare e discriminare, con espressioni poi così violente, da parte di un sindaco che dovrebbe rappresentare tutta la sua comunità fa venire i brividi«. Il sindaco, continua Tonti, «pare rammaricarsi che la legge gli impedisca di ammazzare un figlio omosessuale. Da una figura istituzionale non possiamo sopportare questi sottintesi gravissimi e violenti“.