I Nas hanno controllato solo nell’ultimo mese circa mille strutture scolastiche italiane con all’interno le relative mense per gli studenti. Purtroppo, i dati registrati dopo la verifica non sono affatto positivi. Infatti, il Comando dei Carabinieri ha rilevato difformità in circa il 30% dei casi, con un conseguente sequestro di 700 alimenti all’interno delle cucine scolastiche.
Sono stati individuati degli elementi alquanto rivoltanti nelle celle frigorifere delle stesse cucine, tra cui escrementi di roditori e anche numerose blatte. Ciò ha sicuramente messo in allarme i Nas, i quali hanno dovuto procedere con la dichiarazione di chiusura delle cucine ispezionate e delle mense scolastiche adiacenti.
Il Corpo specializzato dei Carabinieri ha accertato circa 360 irregolarità amministrative e penali, notificando alle strutture risultate non consone, ammende e sanzioni per un complessivo di 192.000 euro. Diverse le segnalazioni mosse alle mense sotto accusa. Tra le principali: mancanza di igiene nei luoghi di trattamento e preparazione degli alimenti e una situazione igienica discutibile generalizzata in tutta l’area mensa, utilizzata dagli studenti e dal personale.
Quante aree sono state messe in sequestro dai Nas?
Dopo una attenta valutazione delle strutture da parte del Comando dei Carabinieri, gli ufficiali hanno sequestrato circa 113 aree suddivise tra cucina e magazzini alimentari, sospendendo tutte le attività relative ai servizi mensa. Le cause sono state le seguenti: notevoli mancanze di igiene e strumenti e utensili non sanificati o oggetto di una sanificazione errata nei modi e nei prodotti utilizzati, molteplici quantità di umidità nelle zone di lavoro (soffitti, pavimentazione e mura), escrementi sia di roditori, sia di insetti nelle celle frigo.
Numerosi sono stati i casi evidenti in tutta Italia, tra cui la chiusura di un asilo nido in provincia di Taranto, a causa dell’utilizzo di un sistema idrico non idoneo per l’uso alimentare nella cucina. Da registrare che nel corso delle indagini, quest’ultima struttura è risultata non censita e ciò ha portato alla inevitabile chiusura del luogo.
Anche a Reggio Emilia, i Nas hanno individuato nelle scuole con attivo il servizio mensa, molteplici mancanze di igiene, soprattutto nelle celle frigorifere, utilizzate per la conservazione dei cibi da consumare durante i pasti. Infatti, in alcune mense scolastiche erano presenti diverse quantità di deiezioni di animali di piccola taglia, resti di blatte e insetti.
Questa situazione, ovviamente, non tranquillizza né il personale scolastico, né le famiglie degli studenti, le quali si trovano sempre meno convinte a iscrivere i propri figli al servizio mensa. Il Governo e le scuole stesse dovrebbero assumere i giusti provvedimenti e effettuare dei controlli più costanti per la tutela delle zone di servizio mensa per i ragazzi, mettendo anche in regola le corrispettive aree di cucina e di ristorazione.