BAROCCO IN LETTERATURA, LE OPERE PIÙ RAPPRESENTATIVE. Il periodo artistico e letterario del Seicento prende il nome di Barocco: in origine il termine aveva una connotazione negativa, in quanto ci si riferiva all'esagerazione e al cattivo gusto delle opere d'arte, in particolare chiese e palazzi, mentre successivamente questo sostantivo viene esteso anche alla letteratura. Si tratta di una letteratura che guarda più alla forma che al contenuto, più al particolare prezioso che ad una trama intricata e profonda: insomma, non abbiamo prodotti letterari di altissimo livello contenutistico, ma semplicemente opere belle e adorne dal punto di vista retorico. Cerchiamo allora di capire dettagliatamente quali sono le opere più rappresentative della letteratura barocca e quali sono le loro caratteristiche principali.
Per approfondire leggi qui: Il Barocco: riassunto
OPERE DELLA LETTERATURA BAROCCA: QUELLE PRINCIPALI. Tra i diversi autori del Seicento, alcuni hanno creato opere che rispecchiano in pieno la concezione e le tematiche del Barocco, mentre altri hanno cercato di allontanarsi. Vediamo quali sono.
- Adone di Giambattista Marino. Citiamo come una delle opere più rappresentative della letteratura barocca italiana l'Adone di Marino. Marino è, tra i poeti del Seicento, quello che esprime nel modo più vistoso ed estroso i caratteri tipici del Barocco. L'Adone è un poema in venti canti in ottave, in cui si racconta il mito dell'amore di Venere verso il bellissimo Adone, il quale viene ucciso da un cinghiale mandatogli contro da Marte geloso. La trama in sé è questa: Marino però ampliò a dismisura la materia del suo poema, aggiungendo digressioni, altri miti, descrizioni di luoghi strani, fino ad arrivare a ben 45.000 versi! Il poema risente dunque di questa disorganicità di contenuto e sproporzione delle parti: tuttavia, fu una delle opere più apprezzate del Seicento, in quanto rispecchiava in pieno i gusti dell'epoca. Nell'Adone troviamo infatti una grande abilità tecnica e formale e artifici retorici spinti fino al virtuosismo, tutti elementi che affascinavano i contemporanei di Marino.
- La secchia rapita di Alessandro Tassoni. Un'altra opera importante di questo periodo è La secchia rapita, un poema eroicomico, vale a dire una sorta di parodia dei poemi epici. La secchia rapita è costituta da 12 canti in ottave, e prende ispirazione da un fatto realmente accaduto nel 1325, quando i Bolognesi, irrompendo nel territorio di Modena, furono respinti e inseguiti fino a Bologna dai Modenesi, i quali presero una secchia di legno da un pozzo come trofeo. Il Tassoni immagina che al rifiuto di restituire la secchia, i Bolognesi dichiarino guerra ai modenesi, alla quale partecipano anche gli dèi dell'Olimpo. Il poema, mantenendo gli elementi eroici della letteratura cavalleresca come la protasi, la rassegna degli eserciti, le ottave, presenta al contempo elementi comici: la causa della guerra, ovvero il furto della secchia, ed episodi burleschi e satirici.
- Il saggiatore di Galileo Galilei: in questo trattato Galileo polemizza con il gesuita Orazio Grassi sulla natura delle comete e su altre questioni scientifiche, difendendo il metodo sperimentale e razionale.
- Dalogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galilei. Si tratta di un dialogo svolto in 4 giornate, i cui interlocutori sono da una parte il fiorentino Filippo Salviati e il veneziano Francesco Sagredo, sostenitori del sistema copernicano, dall'altra Simplicio, scienziato aristotelico, simbolo della vecchia cultura ufficiale, sostenitore del sistema tolemaico.
- Lo cunto de li cunti, ovvero lo trattenimento de' peccerilli di Giambattista Basile. Lo cunto de li cunti è il capolavoro di Basile, uno dei primi esempi di letteratura dialettale. E' una raccolta di 50 novelle raccontate da 10 vecchiette nel corso di 5 giornate. Le fiabe hanno un sottofondo moralistico, tuttavia risentono dello stile frondoso e retorico del Seicento, con l'uso smisurato di abbellimenti formali come antitesi, parallelismo, iperboli, metafore e così via.